Genova. La saturazione del terreno e gli effetti negativi della pioggia si sono già manifestati questa mattina nella zona di Voltri, nel ponente cittadino, con fondi e strade allagate per alcune ore – mentre la pioggia cadeva più forte – sia nei pressi del cimitero, sia in prossimità del Cerusa e ancora a Palmaro, verso Pra’.
Tombini saltati, acqua marrone e fangosa salita nel giro di breve tempo di diverse decine di centimetri, con i pluviometri della zona (quello di Fabbriche, per esempio) che in metà giornata hanno segnato oltre 60 millimetri di pioggia.
L’assessore del municipio ponente Matteo Frulio critica il sistema di allertamento: “La protezione civile non non si è mossa perché non essendoci allerta i volontari e gli operatori non sono mobilitati… e poi mi vengono a parlare di procedura di allerta scientifica!”. Alcuni cittadini si sono anche lamentati della non operatività degli autospurghi, sempre a causa della mancanza di allerta, che sarà gialla dalle 21 di questa sera.
“L’assessore municipale Frulio faccia l’assessore municipale e non campagna elettorale – ribatte il consigliere delegato alla Protezione civile del Comune di Genova Sergio Gambino – la sala emergenza della protezione è sempre aperta, e anche in fase di non allerta lo è dalle 7 alle 20, e stiamo monitorando la situazione. Lo abbiamo fatto anche questa mattina e a Voltri e dintorno non ci sono state situazioni tali da dover stabilire un intervento”. Continua Gambino: “Se ci sono problemi l’assessore ci chiami, e collabori, altrimenti facendo certe dichiarazioni dà conferma di non essere a conoscenza della materia”.
Al momento la situazione è rientrata, essendo diminuite le piogge, ma i corsi d’acqua di Leira e anche Varenna sono già gonfi. La prospettiva di un fine settimana in peggioramento e con i modelli che ancora una volta “picchiano” sul ponente genovese riporta l’ansia su quella parte di città.