Genova. Il 29 agosto si era staccato un coprigiunto e due auto erano state danneggiate, il 12 agosto – pochi giorni prima – erano caduti dei pezzi di calcestruzzo. Questa mattina, forse anche a causa del maltempo e del vento, è successo di nuovo. Questa volta a venire giù anche parte di una tubatura in plastica.
Sono stati i cittadini della zona delle gavette a segnalare, ancora una volta, la caduta di calcinacci dal viadotto Bisagno, sulla autostrada A12. Sul posto, un’area di sosta che è collocata sotto i piloni, tecnici di Autostrade e polizia locale. Il parcheggio, dopo alcune valutazioni che hanno escluso pericoli, non è stato chiuso.
Ma i residenti sono preoccupati per il continuo verificarsi di problemi. Tanto più che durante l’estate si erano susseguiti cantieri di monitoraggio, sopra il ponte, durante la notte. Genova24 aveva già raccontato della situazione dei piloni ammalorati e aveva provato a fare chiarezza sulle ispezioni.
Autostrade aveva risposto: “L’opera è assolutamente sicura e non è stata riscontrata alcuna anomalia che ne influenzi il comportamento statico. Sul viadotto sono state completate le ordinarie e periodiche verifiche da parte di tecnici qualificati, così come previsto dalla normativa vigente. Tali controlli vengono pianificati in orario notturno, quando c’è un minor flusso di veicoli, proprio per evitare effetti sulla viabilità diurna“.
Il ponte salta la vallata per 500 metri ed è in servizio dal 1967, come il Morandi. I piloni, sono costruiti con il metodo Dywidag, cioè ad avanzamento bilanciato. Con la classica forma a T della struttura dei piloni, o a stampella, i giunti non corrispondono quindi al pilone stesso ma al centro della campata. Altri tre viadotti della A12 sono costruiti con questa tecnica: il Veilino, il Nervi e il Sori.