Genova. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Maria José Bruccoleri e Gianni Crivello, della Lista Crivello in consiglio comunale.
Il Comune pare non voglia più vendere le Farmacie Comunali anzi ritiene di aprire una nuova attività al Terminal Traghetti.
Bene! Il buon senso ha avuto il sopravvento!
Noi per mesi e mesi abbiamo ribadito, quasi urlato: “Le farmacie rappresentano un presidio pubblico, hanno un bilancio in attivo, sono aperte il sabato e alcune la domenica. Arrivano a coprire i turni scoperti dai privati, hanno i prezzi più bassi, fanno campagne sanitarie gratuite, collaborano con la Gigi Ghirotti e l’Università di Genova. Non esiste assenteismo tra i dipendenti. Hanno fatto importanti ristrutturazioni e molto altro”.
Quindi la nostra contrarietà alla vendita era motivata da: “Non si deve vendere un fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale”.
Bucci e la sua Giunta: “Le Farmacie Comunali non rientrano più nella mission del Comune, bisogna fare presto, ecc.”
Dopo decine di riunioni, interrogazioni e confronti più che vivaci, caratterizzati a quanto pare anche da forzature su alcuni consiglieri di maggioranza il Consiglio Comunale approva la cessione con 21 voti a favore e 14 contrari.
Oggi si dice stop alla vendita?
Apprezziamo questa scelta a favore dei cittadini, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, una domanda però sorge spontanea: “Era necessario perdere così tanto tempo utilizzando risorse umane ed economiche? Sicuramente no!”
Anche in questa circostanza il Sindaco Bucci, la giunta e la maggioranza di centro destra, se avessero dimostrato un minimo di capacità di ascolto, non sarebbero stati costretti, dopo quasi un anno, a fare questa grande inversione di marcia.