Genova. Hanno scelto di sfruttare l’attenzione mediatica in occasione dell’apertura del Salone Nautico di Genova, giunto alla 59esima edizione, un gruppo di giovani del movimento Fridays for Future e dell’associazione Cittadini Sostenibili, per ricordare l’urgenza di risposte alla crisi climatica in atto.
Proprio domani, 20 settembre, avrà inizio la settimana del Terzo Sciopero Globale per il Futuro e per il Clima, che vedrà in piazza milioni di persone in tutto il mondo (in Italia è convocato per il 27 settembre).
“Il Salone Nautico di Genova rappresenta un momento di rilevanza nazionale, in cui si celebra l’eccellenza del Made in Italy nel settore nautico e dei beni di lusso – dicono da Fridays For Future – mentre si celebrano i prodotti della nostra industria, l’emergenza climatica dovrebbe essere priorità assoluta anche per gli attori dell’economia e delle istituzioni. Oltre alle buone intenzioni e alle importanti promesse, servono scelte determinate, concrete, di cambiamento degli stili di vita, del modo di produrre, di commerciare e di consumare, con una netta e irreversibile opzione a favore di filiere sostenibili”.
Non gli allarmismi di studenti o lavoratori, ma il parere professionale del 97% della comunità globale degli scienziati sul clima non lascia spazio a interpretazioni: il cambiamento climatico esiste, l’aumento della temperatura è in atto e direttamente causato dalle attività umane, con conseguenze sempre più gravi sia a livello globale sia a livello locale che già compromettono la qualità della vita di milioni di persone, e colpiscono anche il nostro territorio urbano e non. Da questo lo slogan scelto per il blitz ambientale: “Siamo tutti sulla stessa barca. E sta affondando”.
Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa a luglio in occasione della firma di nuove sanzioni al trasporto marittimo in caso di sforamento da CO2, ricordava che tutti i settori dell’economia devono concorrere alla riduzione delle emissioni di gas serra. Le stesse emissioni che pochi giorni fa l’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ente di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Ambiente – ci ricorda essere invece in aumento in Italia, nonostante una leggera flessione del PIL.
Sul sito dell’ente di ricerca si afferma: “il problema è che attualmente la biodiversità si riduce a un ritmo da 100 a 1000 volte più elevato rispetto al ritmo ‘naturale’. “Questo fa ritenere – dicono da FFF – che siamo di fronte a un’estinzione delle specie superiore a quella che la Terra ha vissuto negli ultimi 65 milioni di anni, persino superiore a quella che ha segnato la fine dei dinosauri”.
Genova dal 2010 è riconosciuta tra le città “coordinatrici” del Patto dei Sindaci per il Clima, e durante l’attuale ciclo amministrativo ha rinnovato i propri impegni verso la comunità internazionale. “Chiediamo con forza che gli attori dell’economia, così come i decisori politici, mettano con urgenza sul tavolo provvedimenti adeguati all’emergenza climatica : non c’è più tempo per belle parole che non si concretizzino in azioni reali. E’ il momento di una continua e insistente chiamata in campo di tutte le persone che hanno a cuore la salvezza del pianeta – afferma Giacomo D’Alessandro, co-fondatore del gruppo Cittadini Sostenibili – Che poi è la salvezza della vivibilità umana su questo pianeta, a cui non devono aver diritto solo i più ricchi e potenti. Occasioni come il Salone Nautico devono stimolarci a portare con creatività sotto i riflettori le questioni ambientali, vero nodo economico presente e futuro. ‘Questa economia uccide’, ha detto papa Francesco a più riprese. Bisogna riconvertirla in filiere sostenibili, più eque e di qualità, che rispondano al diritto alla felicità delle nostre comunità territoriali”.