Genova. L’annuncio del trasferimento a Milano da Genova della sede di Ceres, controllata dalla multinazionale danese Royal Unibrew, “è preoccupante e umiliante per Genova e la Liguria e non solo per i 30 dipendenti della società”. Lo denuncia Laura Tosetti, segretario Flai Cgil Genova.
La motivazione è che Genova non è una città strategica. Questa chiusura arriva dopo l’abbandono della città – o la definitiva chiusura – da parte di molti marchi importanti sia nel settore alimentare come Saiwa sia in quello commerciale come Rinascente sia in altri settori. “Ancora una volta il lavoro e i lavoratori sono considerati banali strumenti produttivi da trasferire o da mettere fuori dall’attività produttiva” dice il sindacato.
“Flai Cgil Genova esprime la propria preoccupazione per questo continuo impoverimento del tessuto sia direzionale sia industriale della città e, soprattutto, per l’assordante silenzio delle istituzioni locali, intente, come il Comune, a pensare ad azioni di cosmesi cittadina come ombrelli e girandole, o, con il presidente della Regione, a manifestazioni politiche nazionali ma apparentemente ben poco interessate a questi temi” dice ancora la Flai Cgil.
“Chiediamo quindi al Comune e alla Regione di attivarsi per approfondire le ragioni di questa nuova chiusura che contrasta con le promesse istituzionali di attrattività del nostro territorio – dice ancora Tosetti – e di mettere in atto tutte le possibili azioni per scongiurare l’ennesima ulteriore perdita per l’economia, il lavoro e l’immagine della nostra città”.