Genova. E’ stato presentato nella sala trasparenza della Regione il libro “La casa rifugio a indirizzo segreto – 20 anni a Genova”. Un libro corale, tante esperienze di donne e di operatori, che raccontano la nascita della struttura, le difficoltà vissute e superate, la professionalità di chi lavora con costante sensibilità. Alla presentazione del libro, molto partecipata, anche le due curatrici, Chiara Panero e Paola Toni, del centro Per non subire violenza.
Il tema della violenza di genere non è mai stato così attuale. L’assessore Ilaria Cavo snocciola alcuni dati significativi. “Tra il 2017 e il 2018 è aumentato il numero dei casi presi in carico in rapporto ai primi contatti, le prime telefonate, e questo è importante perché significa che chi inizia il percorso lo porta avanti”. Nel 2017 sulle 879 donne che avevano contattato i centri antiviolenza liguri sono 600 quelle effettivamente seguite, nel 2018 dalle 1872 prime chiamate si è passati a 1123 prese in carico.
Il libro “La casa rifugio a indirizzo segreto”. racconta il grande lavoro che resta dietro le quinte. “Un lavoro segreto per forza di cose – continua Cavo – ma è che giusto raccontare, perché queste vicende riguardano casi limite ma anche messaggi positivi, di operatori che ci credono, di donne che riescono a fare questo percorso fino in fondo e numeri che ci dicono che a livello regionale sono sempre di più le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza, che non vuole dire che è in aumento il fenomeno ma che è in aumento la conoscenza di questi strumenti, dal 2016 come Regione stiamo attivando campagne importanti, pensate all’hashtag #nessunascusa”.