Il processo

Scontri per il comizio di Salvini del 2015, il processo ricomincia da zero

Eccezioni sollevate dai difensori degli imputati: il processo deve essere citato davanti al giudice monocratico, gli atti tornano al pm

Genova. Tutto da rifare nel processo che doveva cominciare questa mattina davanti al gup per gli scontri avvenuti davanti all’ingresso del teatro Carlo Felice tra polizia e manifestanti durante un comizio tenuto da Matteo Salvini nel maggio del 2015
in appoggio alla campagna elettorale di Giovanni Toti.

Quel giorno il corteo dei centri sociali che protestava contro la presenza a Genova del leader della Lega arrivano nei pressi del Teatro Carlo Felice a causa di un varco lasciato incustodito dalla polizia era riuscito a passare avvicinandosi al palco. Li si era verificato un fronteggiamento con lanci di oggetti e respingimenti da parte degli agenti in tenuta anti sommossa. Tredici manifestanti per quei fatti erano finiti a processo per reati diversi dalla resistenza al travisamento al lancio di oggetti pericolosi.

L’udienza preliminare era cominciata questa mattina ma gli avvocati dei manifestanti hanno fatto notare al gup un errore commesso dal sostituto procuratore Patrizia Petruzziello che avrebbe dovuto chiedere la citazione diretta davanti al giudice monocratico e non il rinvio a giudizio con udienza preliminare. Il gup ha accolto le eccezioni degli avvocati e ha rinviato gli atti al pm: il processo quindi, a 5 anni dai fatti, ricomincia da zero.

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