Genova. Se l’ambiente Sampdoria aveva bisogno di una iniezione di fiducia (ed è indubbio che sarebbe servita come il pane)… beh, l’aiuto non è certo arrivato dall’ultima giornata di mercato…
Di Francesco ed i tifosi blucerchiati devono accontentarsi dell’arrivo di Emiliano Rigoni, dallo Zenit San Pietroburgo, che si è anche preso una bella responsabilità, scegliendo la “camiseta” numero dieci, quella che nella Sampdoria richiama alla memoria Roberto Mancini.
Benvenuto anche ad Andrea Seculin, ma in tutta franchezza non sarà certo l’ex dodicesimo del Chievo a sollevare il morale di chi tifa Doria.
Fatto sta che, dai clivensi, sono stati prelevati, oltre a Seculin, anche Depaoli e Léris, ma non si è riusciti a portare a Bogliasco, il giocatore che molti giudicano un talento in erba, Emanuel Vignato…
Per la Primavera di mister Cottafava sono stati invece ingaggiati due buoni prospetti. Uno è l’ex laziale Federico Scaffidi, un centravanti, del 2001, “alla Chinaglia” (attaccante di sacrificio, in grado di fare male agli avversari), l’altro è il coetaneo difensore brasiliano del Santos, il cui contratto è stato depositato in Lega sul filo di lana.
In uscita, si è concretizzato il trasferimento a titolo definitivo di Jacopo Sala alla Spal e quello a titolo provvisorio di Leonardo Capezzi all’Albacete (Segunda Division spagnola), cui è stato concesso il diritto di riscatto, mentre Antonio Di Nardo ha completato la rosa dei sei prestiti alla Vis Pesaro.