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Porto, carabinieri sequestrano 2500 pannelli fotovoltaici e rifiuti apparecchi elettronici

Durante alcune ispezioni di container spediti da una società vicentina.

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Genova. I Carabinieri del NOE di Genova, con l’ausilio di personale dell’Agenzia delle Dogane, hanno eseguito, su disposizione della Procura di Genova, un decreto di sequestro probatorio di circa 2500 pannelli fotovoltaici e di altri rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) rinvenuti nel porto di Genova nel corso di ispezioni di container spediti da una società vicentina.

L’attività sviluppata dai Carabinieri del NOE di Genova, da cui ha avuto origine il provvedimento, si inserisce in una più ampia strategia di monitoraggio e controllo indicata dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale di Roma, con particolare riguardo alle verifiche nel settore delle spedizioni transfrontaliere di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), in questo caso di pannelli fotovoltaici.

Gli accertamenti svolti, attivati grazie alla sinergica collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, hanno consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria il responsabile italiano di una società di commercializzazione di pannelli fotovoltaici del vicentino, poichè aveva organizzato almeno tre spedizioni per il Burkina Faso per un totale di circa 2500 pannelli fotovoltaici usati, senza rispettare i dettami normativi inerenti le spedizioni transfrontaliere, omettendo di allegare la documentazione attestante la funzionalità dei pannelli e di imballarli adeguatamente contro i danni durante il trasporto. Tutti i pannelli provenivano da dismissioni di grossi impianti fotovoltaici presenti in diverse regioni italiane.

Il soggetto destinatario del provvedimento ha, dunque, attestato falsamente che il materiale trasportato era costituito da apparecchiature elettriche ed elettroniche usate e non rifiuti. Tale comportamento induceva in errore il personale dell’Agenzia delle Dogane che validava bollette doganali basate su presupposti errati.

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