Genova. Tra auto e moto sono circa 60 mila i veicoli che saranno coinvolti dall’ordinanza definita “anti vespe” che, dal 1 novembre, limiterà la circolazione dei mezzi più vecchi in una via parte del centro cittadino. Secondo i dati del 2017, infatti, si parla di 24 milà automobili a benzina immatricolate prima del 1996, 7 mezzi diesel antecedenti al 2000 oltre a circa 2 mila tra ciclomotori e motocicli.
I dati sono emersi nel corso della presentazione, a Palazzo Tursi, degli ecobonus che riguardano, pero, solo la rottamazione di moto e scooter inquinanti. Gli incentivi sono fissati in un massino di 400 euro, l’investimento totale è di 500 mila, e questa cifra risulta significativa nel caso del cambio di uno scooter “datato” con un mezzo meno inquinante.
“Questo provvedimento mira, da una parte, a rinnovare il parco mezzi cittadino – spiega l’assessore alla mobilità e all’ambiente, Matteo Campora – e dall’altro ad aiutare economicamente coloro che non potranno usare il proprio motociclo in alcune zone del centro”.
L’ordinanza, com’è noto, prevede comunque alcuni corridoi che permetteranno di attraversare la città da Ponente a Levante. A contribuire nell’ecobonus anche Regione Liguria, che ha stranziato 120 mila euro per la misura, e che già nel novembre 2018, a fronte del rischio di condanna da parte dell’Unione Europea, aveva fatto una delibera per limitare l’inquinamento a Genova, La Spezia e Busalla.
“Abbiamo dovuto intervenire come in un’emergenza di protezione civile – ha spiegato l’assessore all’ambiente della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone – perché nessun si deve chiamare fuori da gesti come il rientrare nei imiti delle emissioni. Un tema che, da anni, non veniva affrontato e sul quale adesso siamo intervenuti. Non solo limitando i mezzi più obsoleti ma anche incentivando l’acquisto con contributi e con l’esenzione del bollo per il 2020”.