Il processo

Omicidio Tomalà, nuova fiaccolata per Jefferson in vista dell’udienza che potrebbe archiviare la sua morte come legittima difesa

Ad essere indagato un giovane poliziotto che ha sparato sei colpi uccidendo il ventenne durante un tso il 10 giugno dell'anno scorso

fiaccolata per jefferson tomalà

Genova. Una fiaccolata per le vie di Sestri ponente in ricordo di Jefferson Tomalà la sera del 10 settembre, il giorno prima dell’udienza che potrebbe decretare definitivamente l’archiviazione del caso del ragazzo ucciso da un poliziotto con sei colpi di pistola nel corso di un tso.

“Sarà una manifestazione molto composta, come quella che venne organizzata dopo la morte di Jefferson – assicurano amici e familiari – ma vogliamo tenere alta l’attenzione visto che per la seconda volta si tenterà di archiviare il caso. Jefferson non voleva fare male a nessuno: in quel momento aveva solo bisogno di aiuto, invece è stato ucciso”.

Era stata la mamma di Jefferson a chiamare i soccorsi nel piccolo appartamento di via Borzoli a Sestri ponente perché il ragazzo si era chiuso in camera in stato evidentemente alterato con un coltello e lei temeva potesse ferirsida solo. Mai avrebbe potuto immaginare che da quella stanza suo figlio non sarebbe uscito vivo. In casa di Jefferson erano arrivati i poliziotti delle volanti quel pomeriggio del 10 giugno 2018.

Jefferson si era spaventato a vedere tutte quelle divise: lui voleva solo vedere la sua ragazza che la sera prima se ne era andata di casa. Loro volevano disarmarlo. Ad un certo punto la decisione palesemente nefasta di utilizzare nella piccola stanza lo spray al peperoncino: Jefferson che si era alzato in piedi sul letto e, al tentativo del poliziotto più anziano disarmarlo, aveva reagito colpendolo con il coltello. Il collega più giovane aveva estratto la pistola d’ordinanza bersagliando il ventenne con ben sei proiettili che hanno tutti colpito parti vitali.

Il poliziotto che ha sparato è finito sotto indagine per eccesso colposo di legittima difesa. Il sostituto procuratore Walter Cotugno tuttavia, al termine delle indagini compiute dalla squadra mobile, aveva chiesto l’archiviazione per agente. Il gip Franca Borzone non concordando con la scelta del pm aveva disposto l’imputazione coatta ” in quanto Jefferson “fu colpito a morte in più parti vitali da due raffiche di proiettili, condotta decisamente eccessiva, pur nell’ambito di un necessitato intervento armato”. Dopo la nuova formulazione dell’accusa il pm in vista dell’udienza che si terrà il 10 settembre, ha depositato una nuova consulenza tecnica in cui viene ribadito che nessun altro tipo di intervento era possibile. Alla nuova richiesta di archiviazione del pm, replicheranno il prossimo 11 settembre gli avvocati Tonnarelli che difendono gli interessi dei familiari di Jefferson. Poi il giudice Silvia Carpanini valuterà se archiviare o disporre il processo.

Il giorno dell’udienza, l’11 settembre. è previsto un presidio di solidarietà: nessuna bandiera ma solo uno striscione “Giustizia per Jefferson”.

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