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Morta Annalisa Cima, musa di Montale, erede e curatrice di “Diario Prossimo”

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Foto d'archivio

Genova. Si è spenta a Lugano nei giorni scorsi a 78 anni Annalisa Cima, pittrice, scrittrice e poetessa, nota per essere stata l’ultima musa del premio Nobel per la Letteratura Eugenio Montale che incontrò nel 1968.

Nata a Milano il 20 gennaio del 1941, apparteneva a una famiglia di imprenditori nel settore della carta originaria di Lecco e, assieme al marito Friedrich Glombik, viveva in Svizzera dove si era trasferita da tempo per via della tubercolosi che l’aveva colpita fin dall’adolescenza. I suoi esordi come pittrice risalgono al 1965 con una mostra alla galleria il Cavallino di Venezia cui ne seguirono molte altre anche in Brasile, Usa e Giappone.

In quegli anni conobbe gli artisti Giacomo Manzù, Marino Marini, Aligi Sassu, Max Ernst e Pablo Picasso e frequentò l’avanguardia americana. Legata da una grande amicizia con Montale, con un sodalizio che durò 13 anni, fino alla morte del Nobel, è stata l’erede e la curatrice del ‘Diario postumo’ del grande poeta attorno al quale in passato sono sorte polemiche.

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