Genova. “E’ evidente che non si tratta di un’iniziativa che può avere un avvallo istituzionale”. L’assessore regionale alle Pari opportunità Ilaria Cavo commenta in maniera netta la vicenda, non ancora del tutto chiarita, del patrocinio del municipio Levante, a Genova, di un incontro con l’autore di un libro che critica la legge sullo stalking. Ilaria Cavo è intervenuta margine della presentazione di un libro sui 20 anni di storia della “Casa rifugio a indirizzo segreto” gestito da un centro antiviolenza a Genova.
“Parlo a nome di Regione Liguria a cui il patrocinio non è stato chiesto e che comunque non lo avrebbe concesso – ha aggiunto l’assessore – poi mi risulta che il Comune di Genova abbia smentito di avere concesso il patrocinio e che anche il municipio fosse convinto di concederlo a un’iniziativa di tipo diverso”.
Questa versione è sostenuta anche dall’assessore del municipio Levante Federico Bogliolo. E se è vero che, mentre scriviamo, sul sito internet dell’ente l’ “Aperitivo con lo stalker” continua ad avere l’accompagnamento grafico dei loghi di Comune e Municipio, lo stesso Bogliolo parla di “uso improprio del logo”. L’evento, peraltro, è stato definitivamente annullato.
Anche le curatrici del volume presentato oggi nella sala Trasparenza, Chiara Panero e Paola Toni, del centro Per non subire violenza, hanno criticato l’accaduto: “Indignate? Indignarsi è persino una perdita di tempo – afferma Toni – se quel blogger ha dubbi sull’esistenza dello stalking venga a trovarci, venga a visitare il nostro centro, al quale si sono rivolte solo quest’anno 132 persone”. Panero aggiunge: “Se davvero si è pensato a un contributo di denaro pubblico per la presentazione di quel libro noi diciamo che forse quei soldi sarebbe impiegati meglio per sostenere attività contro la violenza di genere”.