Genova. L’investimento è stato previsto nel piano industriale al 2024 presentato oggi, anche se in teoria, per ora, di Iren è stato solo approvato il progetto da mettere a gara.
Non è un caso che, da quando è stato svelato appunto il nome dell’azienda che ha fornito il progetto su cui si avvierà presto il bando per la costruzione dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti a Scarpino, si parli già dell’impianto di Iren come se fosse già assegnato.
È normale, anche se fa sorridere, che l’azienda inserisca già l’impianto nel piano industriale, perché il documento deve indicare le direzioni strategiche dell’impresa, i principali obiettivi economici e finanziari, le azioni che saranno intraprese per permettere il raggiungimento dei risultati attesi. Iren è chiaramente interessata alla costruzione dell’impianto di Tmb.
L’azienda ha annunciato un corposo piano degli investimenti, che in totale ammontano a 3,3 miliardi di euro (+10% rispetto al precedente piano industriale).
A giudicare dai dividenti previsti per azione da qui al 2024, converrebbe quasi comprare qualche titolo, visto che se nel 2018 la cifra ammontava a 8,4 euro, nel 2024 il Gruppo prevede ben 14,9 euro ad azione.
Per quanto riguarda la Liguria, il piano industriale al 2024 prevede la costruzione di 4 nuovi depuratori, cioè quello di area centrale di Genova (a Cornigliano) e il resto nel Tigullio: Entella, Sestri Levante, Rapallo.
L’azienda annuncia anche che verrà completata la sostituzione totale dei tubi dell’acqua in ghisa grigia, ossia quelli più datati e soggetti a rottura.
Oltre al Tmb di Genova, l’impiantistica per i rifiuti prevede due biodigestori a Cairo Montenotte e alla Spezia per il trattamento della frazione organica producendo biometano. L’impianto per il trattamento dell’organico è un’altra carenza genovese.
Sempre su Genova, è previsto il revamping della centrale di cogenerazione di Sampierdarena a servizio del teleriscaldamento (quella specie di piramide che si vede in zona Fiumara percorrendo la strada Guido Rossa), con la realizzazione di un nuovo sistema di storage di calore.