Genova. La “gronda di ponente”, il nuovo ponte per Genova, fondi per il trasporto pubblico e il piano urbano della mobilità sostenibile e ribaltamento a mare di Fincantieri, sono i quattro temi di cui hanno discusso, nel corso di una prima telefonata il sindaco di Genova Marco Bucci e la nuova ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli. Una telefonata che lo stesso Bucci ha definito “molto positiva” senza però voler entrare nel dettaglio.
“Abbiamo fatto il punto su quelle che sono le nostre priorità e per cui abbiamo bisogno del continuo supporto del Mit – ha affermato Bucci – poi, il 19 settembre, il ministro sarà a Genova e potremo ulteriormente discutere i piani d’azione sui singoli dossier”. Nel giorno dell’inaugurazione del Salone Nautico è quindi confermata la presenza di De Micheli.
L’esponente del governo trascorrerà l’intero pomeriggio in città. Non è escluso, ma ancora da definire, anche un incontro con i familiari delle vittime di ponte Morandi. Il sindaco Marco Bucci non commenta il post su Facebook in cui il governatore ligure Toti ipotizza che Pd e M5S si siano accordati per congelare sia la gronda sia il taglio dei parlamentari.
“La gronda non è stata ancora approvata, bisogna lavorare affinché lo sia e perché sia realizzata al più presto – conclude – non è un motivo di preoccupazione, è una cosa da fare”.
Intanto quello che accade in consiglio regionale, oggi riunito per la prima volta dopo la pausa estiva e dopo il giuramento dell’esecutivo Conte 2, riflette i timori di Toti. I consiglieri del Pd hanno ritirato un’interrogazione all’assessore Giacomo Giampedrone che avrebbe avuto l’obiettivo di sollecitare il via libera ai cantieri. Il documento, presentato e ritirato dal renziano Valter Ferrando – scrive l’agenzia Dire – interrogava presidente e giunta regionale per sapere “se si stanno attivando per l’inserimento della Gronda di Genova fra gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari e i tempi previsti per la cantierizzazione dell’opera”.
“Il progetto migliore è quello che si fa”, è intanto il commento “alla Boskov” di Enrico Musso, docente universitario espero di trasporti, nominato dal sindaco coordinatore con delega alla Mobilità urbana sostenibile del Comune di Genova. “Ormai nessuno mette più in discussione il fatto che ci voglia la gronda – aggiunge – ma sul fatto che sia preferibile un progetto rispetto a un altro, su una cosa di cui si parla da circa trent’anni, credo che forse bisognerebbe iniziare a pensare anche in questi termini”.