Genova. Una rampa che permette di “scalare” la montagna e portare le autovetture al livello della carreggiata della A12, grazie a due gallerie e due piccoli viadotti, le cui condizioni, però, appaiono non proprio rassicuranti.
Stiamo parlando dello svincolo di Genova Est, che dal 1967 permette da Staglieno di immettersi nella tratta autostradale: il percorso, che si interseca con il tracciato dell’Acquedotto storico (sia quello ottocentesco che quello di origini medievali), passa dentro le due gallerie “Campursone” e due viadotti, il “Rio Briscata” e il “Rovena”.
La loro condizione è visivamente ammalorata, e dopo diverse segnalazioni e “frequentazioni”, siamo andati a vedere come sta, sopra e sotto, senza alcuna pretesa di “diagnosi” ingegneristica, a cui rimandiamo a chi di competenza.
Il manto stradale, al passaggio, appare precario: l’asfalto è crepato in molti punti, e non solo nei classici giunti delle varie parti di impalcato, ma anche in tratti mediani, con crepe ortogonali, che richiamano la struttura a cassettoni che scopriremo andandoci sotto. Le foto sono prese da Google Maps (che risalgono allo scorso aprile) perché ci era impossibile fermarci in sicurezza a scattare, ma è una condizione che tutti possono esperire passando sul posto.
Sotto, dicevamo. Seppur meno vistosi di altre situazioni che abbiamo documentato, come quella del “Bisagno” o del “Gargassa”, gli ammaloramenti sono quelli che oramai potremmo definire “classici”
per i viadotti genovesi: cemento crepato, la cui parte più esterna è spesso pericolante, e che lascia scoperti i tondini di metallo, orami arrugginiti e che si sfarinano al solo tocco di un dito.
In particolare la testa di due pile appare particolarmente ammalorata esternamente, come i bordi dell’impalcato, dove l’armatura del calcestruzzo è emersa in maniera diffusa. Un pilone sembra addirittura “sbeccato” in uno spigolo, mentre evidenti sono alcune crepe che proseguono la linea delle giunture, in apparenza in fase di allargamento, o assestamento.
Diversi sono stati gli interventi in questi anni sul piccolo tratto, e sono visibili alcuni punti intonacati recentemente sotto, e riasfaltati sopra: nel complesso, però, il picco svincolo non sembra essere in buonissime condizioni, per lo meno visive. Sì perché dopo il 14 agosto 2018, neanche l’occhio ha avuto la sua parte.