Genova. “Abbiamo chiarito tranquillamente quello che era il disguido di questa situazione. Noi abbiamo fatto le cose secondo la regola e il tutto è stato poi suggellato da una verifica globale sulla staticità e stabilità del ponte Paolillo fatta da un professore universitario, Morano, che è stata pubblicata sul sito di Autostrade ed esclude qualsiasi difformità”. Lo ha detto Gianni Marrone, direttore dell’VIII tronco di Bari, da una settimana ai domiciliari nell’ ambito dell’inchiesta sui falsi report sui viadotti che ha portato tre persone ai domiciliari e a sei interdizioni.
Secondo il gip, Marrone avrebbe nascosto agli ispettori del Mit la documentazione sul ponte Paolillo e ostacolato i controlli, oltre a fare, secondo l’accusa, pressioni ai tecnici e dirigenti Spea per modificare le relazioni. “Non abbiamo fatto pressioni a Spea – ha sottolineato fuori dall’aula Marrone – le telefonate erano fatte per fare sistemare le cose sbagliate da loro. Io ho fatto il mio dovere, non ho occultato nulla”.(ANSA)