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Inchiesta “Morandi bis”, false attestazioni sui viadotti autostradali: arresti e perquisizioni

Nove misure cautelari dalla guardia di finanza a carico di funzionari di Spea e Aspi

viadotto pecetti

Genova. La guardia di finanza ha eseguito, questa mattina, su ordinanza del gip di Genova, misure cautelari e perquisizioni a carico di nove persone. Si tratterebbe di personale di Spea Engineering, ramo di Aspi che si occupa di progettazione e controllo, e Autostrade per l’Italia.

L’indagine, scaturita da quella per il crollo di ponte Morandi, riguarda falsi report sui viadotti autostradali. Tra le misure previste ci sarebbero tre arresti domiciliari e sei interdittive.

I nomi. Sono finiti ai domiciliari Massimiliano Giacobbi (Spea), Gianni Marrone (direzione VIII tronco) e Lucio Torricelli Ferretti (direzione VIII tronco). Le misure interdittive, sospensione dai pubblici servizi per 12 mesi, riguardano tecnici e funzionari di Spea e Aspi: Maurizio Ceneri; Andrea Indovino; Luigi Vastola; Gaetano Di Mundo; Francesco D’antona e Angelo Salcuni.

Il gruppo avrebbe truccato, ammorbidendole, le relazioni sullo stato di alcuni viadotti controllati. Per l’accusa, in certi casi, i report sembravano quasi “fatti con lo stampino”, ripetitivi e routinari, non corrispondenti al vero stato dei ponti. Un aspetto che era emerso nel corso degli interrogatori di alcuni testimoni durante le indagini nell’inchiesta sul crollo di Ponte Morandi.

I tecnici di Spea avevano raccontato agli inquirenti che i report “talvolta erano stati cambiati dopo le riunioni con il supervisore Maurizio Ceneri mentre in altri casi era stato Ceneri stesso a modificarli senza consultarsi con gli altri”. L’inchiesta “bis” aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 15 persone tra dirigenti e tecnici di Aspi e Spea.

L’indagine e le misure cautelari in corso sono condotte dai militari del primo gruppo della finanza, diretti dai colonnelli Ivan Bixio e Giampaolo Lo Turco. Le fiamme gialle operano in base a un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Angela Maria Nutini e chiesta dai pubblici ministeri Walter Cotugno e Massimo Terrile.

GUARDIA DI FINANZA: CONTROLLI SUI VIADOTTI AUTOSTRADALI. ESEGUITA UNA ORDINANZA CHE COMPRENDE 9 MISURE CAUTELARI PER FALSE ATTESTAZIONI ED OCCULTAMENTI, NEI CONFRONTI DI DIRIGENTI E TECNICI.
ESEGUITE PERQUISIZIONI E SEQUESTRI NEGLI UFFICI.

I militari del I Gruppo della Guardia di Finanza di Genova, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito una ordinanza che comprende nove misure cautelari nei confronti di dirigenti e tecnici di Autostrade per l’Italia s.p.a. e Spea Engineering s.p.a.

Si tratta di tre arresti domiciliari e sei misure interdittive dal pubblico servizio e dal divieto temporaneo di esercitare attività professionali a favore di soggetti pubblici o privati, con contestuali perquisizioni negli uffici dei soggetti colpiti.

L’attività scaturisce dall’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018, nell’ambito della quale sono emersi numerosi elementi indiziari in ordine ad una presunta attività di falso, relativa alle relazioni concernenti le condizioni e le criticità di ulteriori viadotti autostradali, per le quali la Procura di Genova ha aperto un nuovo procedimento penale, nei confronti di dirigenti e tecnici appartenenti ad Autostrade per l’Italia S.p.A. e Spea Engineering S.p.a..

I successivi approfondimenti effettuati hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza in ordine ad atti pubblici redatti da pubblici ufficiali ed afferenti alle attività di controllo sui viadotti Pecetti (A26) e Paolillo (A16), reiterati anche successivamente al crollo del Ponte Morandi, per i quali sono state emesse le odierne ordinanze.

In alcuni casi, sono emerse falsificazioni e/od omissioni concordate, finalizzate ad occultare agli ispettori del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti elementi rilevanti sulla condizione dei manufatti ed il loro stato di conservazione – in occasioni di attività ispettive e nell’ambito della vigilanza ministeriale – che avrebbero comportato una verifica globale dell’opera ed altre misure precauzionali.

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