Genova. Il tribunale di Genova ha condannato per corruzione l’ex dirigente di Amiu Corrado Grondona a 5 anni e nove mesi di reclusione. L’inchiesta che portò lo stesso Grondona in carcere nel 2014 insieme ad altre persone riguardava le cene con le escort ed altri favori in cambio di appalti pilotati in Amiu, che era parte civile nel processo.
Assolti dal reato associativo, le condanne sono comunque piuttosto pesanti anche per Vincenzo e Gino Mamone (4 anni e sei mesi per ciascuno), Stefano e Daniele Raschellà (difesi dall’avvocato Nicola Scodnik, entrambi 4 anni e un mese), Claudio Deiana (4 anni e sei mesi), Carlo Sacco (3 anni e un mese).
Un anno e due mesi per Massimo Bizzi e tre anni e un mese per Roberto Ademio.
Gli imputati nel corso degli interrogatori davanti ai pm Paola Calleri e Francesco Cardona Albini avevano respinto le accuse parlando di “goliardate” con riferimento alle cene con le escort organizzate dai Mamone per Grondona.
Pesanti anche i risarcimenti che gli imputati dovranno pagare in solido ad Amiu e che ammontano a oltre un milione di euro.