Nuova darsena

Dal M5S l’idea di un referendum per “salvare” il Waterfront Levante

Per revocare la delibera con cui il Comune di Genova a fine 2018 ha ceduto all'Autorità portuale alcuni spazi attigui ai cantieri Amico&Co

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Genova. Un referendum comunale abrogativo per revocare la delibera con cui il Comune di Genova a fine 2018 ha ceduto all’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale alcuni spazi attigui ai cantieri Amico&Co, prima destinati a servizi pubblici e di interesse territoriale modificando la destinazione urbanistica ad attività di cantieristica navale.

Lo annunciano i gruppi del M5S nei Consigli regionale, comunale e del Municipio Medio Levante stamani in una conferenza stampa congiunta nel palazzo della Regione Liguria presentando l’iniziativa di “democrazia diretta” per i cittadini genovesi, “Proteggiamo il benessere della nostra città”.

“La decisione della Giunta Bucci di cedere tali aree all’Autorità portuale, che a sua volta ha firmato un contratto di concessione con Amico&Co impedisce di collegare in modo adeguato il Porto Antico con la Fiera di Genova come previsto da Renzo Piano nel disegno del Waterfront di Levante”, denuncia la capogruppo regionale del M5S Alice Salvatore. Il M5S è in attesa che la Commissione di valutazione comunale vagli la legittimità della proposta di referendum abrogativo, in caso di esito positivo dovrà raccogliere almeno 6.000 firme per indire il referendum, per la validità della consultazione referendaria è richiesta la partecipazione di almeno un terzo degli aventi diritto al voto. In occasione dell’inaugurazione del 59esimo Salone nautico internazionale di Genova il M5S domani all’ingresso della Fiera inizierà una raccolta firme per una petizione al sindaco Marco Bucci affinché mantenga le aree della darsena nautica della fiera a uso pubblico per potenziare le manifestazioni fieristiche come il Salone Nautico scongiurando il rischio che Amico&Co oggi titolare di una concessione ventennale della darsena vi insedi nuove attività industriali.

Il M5S dice “no” alla trasformazione del Palasport in un centro commerciale, “sì” a un nuovo vero palazzetto dello sport, e propone di insediare nelle aree fieristiche attrazioni turistiche d’ampio respiro, sulla scia di quello che fu negli anni Novanta l’Acquario per il Porto Antico, come fiere permanenti della nautica da diporto, un’Euroflora permanente o giardini botanici come a Singapore.

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