In coma

Da Londra il caso di Tafida, la Corte suprema vuole staccare la spina ma il Gaslini è pronto ad accogliere la piccola

gaslini

Genova. Dovrebbe terminare venerdì, e allora si conoscerà il destino della piccola Tafida, l’udienza dell’Alta Corte di Londra chiamata a decidere sulla salute di della bambina di cinque anni ricoverata in coma al London Royal Hospital per un’emorragia cerebrale e i cui medici intendono, contro la volonta’ della famiglia, staccare la spina del respiratore. Secondo quanto riporta il quotidiano Times, l’esame del caso dovrebbe durare 5 giorni.

Il ricorso dei genitori, Shelina Begum e Mohammed Raqeeb, è stato depositato il 16 luglio all’Alta Corte di Londra dopo aver ottenuto la disponibilita’ a un ricovero della bimba presso l’Ospedale Gaslini di Genova.

La piccola soffre dalla nascita di una rara malformazione arteriovenosa, che lo scorso 9 febbraio le ha provocato lo scoppio di una vena in testa. Secondo gli esperti del London Royal Hospital
“proseguire con cure invasive e’ ormai vano”. Ma la bimba sarebbe ancora “vigile” secondo i genitori, intenzionati a portarla in Italia anche facendo appello alla fede islamica, che vieta l’interruzione delle terapie se non nei casi di morte cerebrale.

Il caso di Tafida ricorda quelli recenti di altri due bambini inglesi, Charlie Guard e Alfie Evans, conclusi dopo molte polemiche, con la morte dei piccoli.

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