Genova. La multinazionale delle bevande americana, anzi, la multinazionale per eccellenza, cioè la Coca Cola, ha concluso nei giorni scorso l’acquisto delle acque Lurisia, che comprende anche il presidio slow food del Chinotto di Savona.
Una operazione da 88 milioni di euro: Eataly, che ne deteneva la proprietà dopo aver realizzato il rilancio dello storico marchio piemontese, ha quindi ceduto uno dei rami forse più importanti e strategici dell’azienda.
“Il fatto che Atlanta metta dei soldi per investire in un’azienda artigianale italiana è un ottimo segnale per il nostro Paese – ha detto Oscar Farinetti, il patron di Eataly, che insieme ad Invernizzi ha ceduto a Coca Cola il 50% delle azioni dell’azienda – Creerà nuovi posti di lavoro, continuerà a comprare il chinotto dagli agricoltori savonesi che aiutiamo da anni. E salvaguarderà lo stile e le radici tricolori del marchio, portandolo in tutto il mondo
Slow Food e il suo storico capo Carlìn Petrini, hanno preso le distanze dall’operazione, paventando di togliere il presidio. Ma qualcosa è cambiato nella difesa del bio-diverso: “Sono sicuro che Slow Food si siederà intorno al tavolo con Coca Cola, per parlare dello spirito dell’accordo e dei progetti sul marchio. E poi vedremo”. Salute a tutti.