Contaminazione

Borzoli, 400 litri di cloruro rameico sversati nel Ruscarolo. Trovati i responsabili e avviata bonifica immediata

L'intervento ha impedito che la sostanza raggiungesse il Chiaravagna e quindi il mare

rio ruscarolo sestri ponente
Foto d'archivio

Genova. Ben 400 litri di cloruro rameico (detto anche cloruro di rame), rifiuto pericoloso, sostanza nociva e tossica, sono stati sversati questa mattina nel Rio Ruscarolo, a Borzoli. Sul posto, a seguito di segnalazione dei cittadini della zona, è intervenuta la polizia locale del reparto Giudiziaria-Ambiente insieme ai colleghi del VI Distretto territoriale. I residenti della zona hanno segnalato, alle 8:30, la fuoriuscita di liquido azzurro intenso dal muraglione a margine del rio.

Gli agenti di polizia locale hanno verificato la veridicità della denuncia e si sono recati nella sovrastante via Pillea dove hanno ispezionato una serie di attività che operano in loco. All’interno del cortile di un’azienda erano presenti al suolo chiare tracce di colore riconducibile allo sversamento in atto. Il cloruro rameico era stoccato in alcuni piccoli serbatoi in prossimità dei quali era presente una caditoia ce raccoglie le acque piovane in cui si era presumibilmente riversata la sostanza.

Sul posto, per la bonifica dell’area inquinata, è stata chiamata la ditta specializzata “Ricupoil”. Sono stati inviati 2 autospurgo e nel letto del Rio Ruscarolo sono state posizionate panne assorbenti. L’inquinamento è rimasto circoscritto a quel tratto del rio e non è andato ad interessare il vicino torrente Chiaravagna e nemmeno è defluito in mare. La polizia locale adotterà i provvedimenti del caso a carico dei responsabili.

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