Genova. Sfruttavano personale sanitario in cerca di occupazione pagandolo meno di 2 euro l’ora per assistere anziani non autosufficienti in una residenza abusiva ad Arenzano. Per questo due persone R.R., 60enne (già indagata per reati in materia di stupefacenti) e O.C. 66enne (incensurato), entrambi residenti nell’alessandrino, sono stati sottoposti all’obbligo di firma nell’ambito delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Stefano Puppo, per il reato di cui agli artt. 110 – 603 bis c.1 n. 2 e c. 4 c.p. “caporalato”.
La misura è stata eseguita nei giorni scorsi dal nucleo carabinieri ispettorato del Lavoro di Genova. Le indagini erano cominciate nel gennaio 2019 in occasione di un controllo ad una casa di riposo abusiva, allestita in un appartamento in Arenzano, in cui erano ospitati cinque anziani non autosufficienti.
Dagli accertamenti è emerso che nel periodo dicembre 18 – gennaio 19, gli indagati avevano impiegato quattro lavoratori con turni di 48 ore consecutive e sottoremunerati con paghe orarie inferiori a due euro sfruttandone la condizione di bisogno e debolezza sociale (si tratta di un lavoratore extracomunitario irregolare, un lavoratore oggetto di fallimento e di sfratto, una coppia di lavoratori sessantenni privi di lavoro).
Gli indagati percepivano mensilmente dai parenti degli anziani ospiti rette superiori ai 1.500 euro e avevano organizzato l’attività illecita in un appartamento in Arenzano.