Genova. Sono pronti a partire i primi lavori di demolizione dei fabbricati interni all’ex Caserma Gavoglio, il grande complesso edilizio da 50 mila metri quadri passato dal Demanio al Comune di Genova e destinato a un progetto di riqualificazione. E’ stata assegnata a un’azienda di Crotone, l’impresa Salvatore Mattei, la gara per la demolizione del fabbricato B, nella zona della piazza d’armi e per i primi interventi di sistemazione idraulica del tratto tombinato del rio del Lagaccio.
“I lavori iniziano a ottobre come avevamo auspicato – dice Andrea Carratù, presidente del municipio Centro Est – e devono procedere spediti perché se non chiudiamo la partita entro il 2022 rischiamo di perdere i fondi Ue messi a disposizione”.
I lavori di sistemazione saranno suddivisi in vari lotti. Questa prima gara aveva un importo da 1 milione e 200 mila euro (vinta con un ribasso d’asta a 918 mila euro) ed è solo il primo step dell’abbattimento. L’edificio “fabbricato B” si trova dietro la cosiddetta piazza d’armi, l’unica parte del compendio parzialmente recuperata e utilizzata dalla popolazione per attività sociali.
La struttura fino a qualche tempo fa accoglieva i documenti dell’archivio giudiziario del Comune di Genova. Migliaia di scatoloni spostati in un’altra ala della ex caserma e che, prima o poi, dovranno comunque essere spostati.
Ma attenzione: il progetto di riqualificazione non comprenderà tutti i 50 mila metri quadri dell’area – uno dei più grandi buchi neri genovesi – ma solo un quinto di esso. Un parco urbano che quindi sarà un “plus” per il quartiere che si trova alle spalle di Principe ma che sarà più ridimensionato rispetto alle attese dei cittadini. Le parti dell’ex proiettificio, vincolata, dell’idrografico e dell’attuale piazza d’armi resteranno, per ora, in piedi.
Il programma di valorizzazione è stato redatto a seguito dell’accordo firmato nel dicembre 2016 e scaturisce dal lungo percorso di partecipazione avviato con i diversi portatori d’interesse tra marzo e dicembre 2015.
In generale, si prevede la realizzazione di una quota molto consistente di spazi verdi attrezzati per tempo libero, gioco e sport previa demolizione della maggior parte degli edifici industriali non vincolati. La superficie complessivamente destinata a queste funzioni è di circa 16.600 mq nello scenario 1, e di 10.300 mq nello scenario 2, a seconda della maggiore o minore quota di edifici demoliti.