Genova. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata versata due settimane fa quando, durante un incontro richiesto per “fare pace”, lui ha tentato di strangolarla a mani nude, immobilizzandola a letto, colpendola con pugni al volto e alla schiena.
Gli agenti della squadra mobile, però, oggi sono riusciti ad arrestare il compagno violento, un 55enne genovese, e portato in carcere a Marassi: sì perché c’era il pericolo che potesse vendicarsi contro la donna che finalmente, in ospedale per curarsi le ferite, lo aveva denunciato.
Secondo quanto emerso le violenze, umiliazioni, minacce e aggressioni andavano avanti da oltre un anno. La donna, 50enne genovese, non aveva mai avuto il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine ma si era fotografata le ferite e i lividi con il telefonino.
Lui, che aveva già precedenti penali, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Era geloso e spesso anche ubriaco, costringeva la propria convivente, una genovese di 50 anni, a una vita fatta di gesti di disprezzo, asservimento e percosse. Quando a giugno di quest’anno lei era tornata a vivere nel proprio appartamento, il suo aguzzino non si era rassegnato: aveva tentato di entrare e, non riuscendoci, ha danneggiato le tapparelle, ignorando la minaccia di chiamare le forze dell’ordine. Due settimane fa, il culmine dell’escalation. La fuga disperata della donna. E poi l’arresto.