Genova. “La Gronda di Genova è una delle infrastrutture strategiche per rivoluzionare tempi e qualità dei trasporti in Liguria. È necessaria per rompere una volta per tutte l’isolamento della nostra regione. Per questo sono inaccettabili ulteriori no, ulteriori attese. Siamo pronti ad aderire alla manifestazione lanciata dal presidente Toti”. Così l’assessore a Trasporti e turismo Gianni Berrino sulla proposta lanciata dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
Ieri il governatore ligure, fondatore del neomovimento Cambiamo, ha proposto una manifestazione di piazza per sbloccare la gronda e altre infrastrutture del Paese. “La decrescita felice non esiste, esistono imprese, disoccupati e cittadini che aspettano risposte da decenni”. Dopo le “madamine” che hanno portato a manifestare i pro grandi opere a Torino ora è Toti a trainare il movimento.
E non raccoglie proseliti solo fra i “suoi”. Anche alcuni deputati di Forza Italia, partito da cui Toti è appena uscito hanno affermato di voler aderire all’iniziativa. “Fermare la Gronda di Genova vuol dire fermare l’economia del Nord Ovest. Il deludente ministro Toninelli continua a stupirci in negativo, giorno dopo giorno, citando dati astrusi con ragionamenti da perdente. Non esiste un progetto alternativo, i 5Stelle mentono sapendo di mentire” scrivono in una nota i deputati Roberto Cassinelli, Giorgio Mulè e Roberto Bagnasco di Forza Italia. Adesso per la manifestazione manca solo una data.