Allarme

Porto, la protesta dei sindacati della polizia di frontiera: “Basta sottostare alle compagnie di navigazione”

Secondo il sindacato bisogna intervenire al più presto

polizia frontiera

Genova. La Polizia di Stato, insieme ad altri Enti e Autorità competenti, svolgono un ruolo fondamentale per garantire gli equilibri organizzativi e la sicurezza del Porto di Genova. “Equilibri sempre più difficili da mantenere a causa di una serie preoccupante di situazioni che oggettivamente mettono in grave difficoltà chi si deve assumere, anche in prima persona responsabilità istituzionali”.

Lo afferma il Siap, il sindacato dei poliziotti, che da tempo denuncia i meccanismi di lavoro in porto che costringono i lavoratori delle forze dell’ordine a straordinari e forzature non più sopportabili: “Un porto enorme, afflitto da gravi carenze strutturali, che evidenzia l’esigenza di interventi sia per migliorare la sicurezza sotto il profilo della prevenzione e la repressione dei reati, che per la sicurezza delle lavoratrici e lavoratori che operano in condizioni difficili esposti a gravi rischi professionali che interessano anche la Polizia di Stato”

“Troviamo intollerabile – scrive Roberto Traverso in un comunicato stampa – che chi ha l’onere e la responsabilità di gestire l’organizzazione complessa del Porto di Genova debba ancora sottostare alle imposizioni di Compagnie di Navigazione che costantementedimostrano di non voler rispettare le regole imposte dalla Capitaneria di Porto di Genova mettendo in grave difficoltà tutto l’apparato organizzativo, a partire appunto dalla Polizia di Stato”.

Il caso della compagnia tunisina Cotunav appare emblematico: “La disinvoltura con la quale tale compagnia comunica gli ormai consueti ritardi degli attracchi sta mettendo in grave difficoltà l’organizzazione dei servizi di Polizia di Frontiera relativi ai controlli extashengen obbligando la Dirigenza della Prima Zona di Polizia di Frontiera di Torino a chiedere alle Organizzazioni Sindacali deroghe contrattuali agli accordi sindacali che risultano già contrattati in deroga rispetto agli orari previsti per la tipologia lavorativa in argomento”

“La Dirigenza a nostro parere avrebbe dovuto coinvolgere il Prefetto per gestire la situazione sotto il profilo dell’ordine pubblico rafforzando la forza di polizia in porto visto l’orario notturno dello sbarco di centinaia di persone, potendo così utilizzare strumenti contrattali previsti per modificare gli orari (articolo 7 comma 5 ANQ) che non hanno bisogno dell’autorizzazione dei sindacati per essere applicati”.

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