Genova. Il caldo estivo l’ha tenuta all’ombra, ma l’ordinanza “anti Vespa” – come è stata rinominata a Genova, tanto per capire velocemente quale sarà la categoria maggiormente interessata – è pronta per essere presentata in giunta, discussa in consiglio comunale ed a entrare in vigore. “L’obbiettivo è ottobre – ha detto il sindaco Marco Bucci – torneremo a parlarne nelle prossime giunte e poi in consiglio comunale”.
Il Comune è costretto ad adeguarsi entro il 2020, d’altronde, in base alle indicazioni della Regione sulla riduzione degli inquinanti. Genova è già in ritardo rispetto alla deadline scandita dall’Unione europea ma ha avuto una proroga a causa delle difficoltà legate al crollo di ponte Morandi.
Però ci siamo. L’ordinanza, presentata dall’assessore all’Ambiente Matteo Campora, non ricalcherà quella delibera che cagionò tanti problemi all’ex sindaco di Genova Marco Doria, sotto tiro incrociato non solo dei vespisti ma anche della sua stessa maggioranza. Ci sono alcune differenze, non sostanziali in realtà per chi dovrà rinunciare al proprio mezzo, legate sia all’esistenza di fasce concentriche sia a quella di incentivi corposi per la sostituzione del “parco mezzi” dei genovesi con soluzioni più green.
I divieti. Riguarderanno, per ora, auto a benzina di categoria pari o inferiore all’Euro 1, auto diesel pari o inferiori a Euro 2, moto o ciclomotori a benzina euro 0, due ruote a due tempi euro 1 o euro 0. Per limitare l’emissione d’inquinanti la delibera si concentrerà sui giorni feriali, da lunedì a venerdì, e negli orari dalle 7 alle 19. La zona interessata maggiormente dallo stop sarà quella del centro città, sostanzialmente da San Benigno a Brignole a circonvallazione a monte, mentre più ci si allontanerà dal centro storico meno saranno stringenti i divieti.
Secondo alcuni studi l’ordinanza bloccherà circa 25 mila auto e 20 mila moto con motori Euro 0 ed euro 1. Non ci saranno deroghe per i mezzi storici, come invece nella delibera della giunta Doria.
Il sindaco Marco Bucci afferma con soddisfazione che la delibera sarà accompagnata da un plafond di 500 mila euro per gli incentivi alla sostituzione dei mezzi inquinanti con mezzi elettrici, e-scooter o e-bikes. Ogni persona potrà ottenere fino a 400 euro.