Genova. È italiano, doveva scontare una pena sino al 2020 ed è nato nel 1985. Un uomo, F.C., tossicodipendente e già con diverse rapine alle spalle, ieri ha deciso di non rientrare da permesso premio di 8 ore. Dalle 17 di ieri risulta evaso, annuncia Fabio Pagani, segretario regionale della Uil Polizia penitenziaria. Potrebbe essere stato proprio lui, fa sapere Pagani, a compiere una rapina in una farmacia nei vicoli di Genova ieri sera.
“Un fatto grave, proprio il giorno dopo in cui il ministro Bonafede ha sottoscritto l’accordo Mi riscatto a Genova per l’impiego di detenuti in lavori di pubblica utilità. Speriamo che quanto accaduto non infici l’istituto della concessione dei permessi ai detenuti, ma una riflessione bisogna pur farla: è fondamentale potenziare i presidi di polizia sul territorio, anche negli uffici per l’esecuzione penale esterna potenziamento assolutamente indispensabile per farsi carico dei controlli sull’esecuzione proprio dei permessi premio, delle misure alternative alla detenzione. E per farlo, servono nuove assunzioni nel corpo di polizia penitenziaria. La sicurezza dei cittadini non può essere oggetto di tagli indiscriminati e ingiustificati e non può essere messa in condizione di difficoltà se non si assumono gli agenti di Polizia penitenziaria”.
La Uilpa si appella al ministro: “Il diuturno sacrificio delle donne e degli uomini del corpo di Polizia penitenziaria che ogni giorno rappresentano lo Stato nonostante vuoti organici, carenze di risorse economiche, fatiscenza delle strutture e tecnologie insignificanti, subendo anche continue aggressioni da parte dei detenuti, non può essere reso vano da chi detiene la responsabilità amministrativa e, soprattutto, politica delle carceri”.