Genova. Oltre 200 persone si sono trovate, come ogni 14 del mese, da settembre a questa parte sotto il “ponte di ferro” della ferrovia in via Walter Fillak, la strada tuttora interrotta dalle macerie del Morandi, per ricordare le 43 vittime.
Una breve processione accompagnata da palloncini bianchi, il suono di una campana tibetana, una preghiera e poi il lancio nel torrente Polcevera di 43 rose, è stato il rito messo in atto, per l’ultima volta dal comitato degli sfollati di via Porro e via Del Campasso insieme ai commercianti e ai cittadini dei quartieri vicini al viadotto.
“Abbiamo voluto per l’ultima volta ricordare chi ha perso la vita nella tragedia – ha detto Franco Ravera, presidente del comitato – perché non esistono dolori diversi da altri, esistono diverse gradazioni di dolore, e la più forte è quella di chi ha perso i propri familiari, poi viene chi ha perso la propria casa o la propria attività economica, da oggi però vogliamo guardare avanti”.