n una mia intervista a Repubblica di oggi 3 agosto su cosa votano i lavoratori ho cercato di spiegare che la maggioranza di questi si astiene non riconoscendosi in una politica che non li rappresenta.
Ho argomentato tale idea, che invece viene periodicamente cancellata dietro una realtà virtuale che racconta come la classe operaia voti a destra anche se riconosce un sindacato come la Fiom o la Cgil dimenticando come i numeri veri dicano un’altra cosa: che l’astensione è il primo partito e dentro di esso la maggioranza sono operai, tecnici e impiegati.
Ho argomentato come una politica, tutta quella presente in Parlamento, è indifferente verso i lavoratori, e per me o si sta con la classe operaia o si è contro di essa.
Questa mia visione mi ha portato ormai da diverso tempo ad astenermi alle elezioni, per sfiducia verso questi partiti ma anche per la lontananza ormai storicamente siderale delle istituzioni dalla vita reale della mia classe.
Per queste ragioni il titolo di Repubblica è il contrario di ciò che ho dichiarato.
Come si faccia a mettere un titolo che è l’opposto di ciò che è scritto nell’articolo e di quello che ho dichiarato mi è inconpresibile e mi fa arrabbiare.
Sono il segretario della Fiom e voglio essere giudicato per quello che faccio e penso, non per titoli giornalistici fantasiosi e non veritieri.
Bruno Manganaro
Segretario generale Fiom Cgil Genova