Genova. L’allarme era scattato lunedì sera. In un’aiuola, alla base di un albero, in via Emilia, nel quartiere di San Gottardo, in Val Bisagno, un cittadino aveva segnalato al 112 la presenza di un sacchetto sospetto. Il colore, bianco, e l’odore, come di mandorla, avevano fatto pensare al cianuro di potassio. O semplicemente, cianuro.
Per il rischio che la sostanza fosse effettivamente quella, e per l’alta pericolosità e tossicità, il nucleo nbcr dei pompieri aveva imposto la chiusura della strada per la bonifica. Presenti forze dell’ordine e soccorsi.
Ma le analisi fatte effettuare nei laboratori di Arpal hanno fatto decisamente sgonfiare il caso: non si tratta di cianuro di potassio, ma di semplice cloruro di sodio senza particolari impurità. Sale, insomma. Eventuali cianuri sono sotto la soglia di rilevabilità, spiegano da Arpal.
Resta però da chiarire chi abbia lasciato il sacchetto in quella zona, perché si sospetta che si sia trattato di un gesto intimidatorio e rivolto ai proprietari di cani.