Rimpasto

Bucci aggiusta la squadra, rientro dalle ferie e prima riunione: per Balleari e Fanghella deleghe a rischio

Il manuale Cencelli non è sul comodino del sindaco ma gli equilibri di partito, in questa fase liquida a livello nazionale, avranno il loro peso

bucci giunta

Genova. Marco Bucci lo dice dal primo giorno del suo insediamento. Cambiare non è un tabù. E quello che in gergo giornalistico si chiama “rimpasto”, per lui è una semplice organizzazione. Certo, oltre ai parametri di efficienza e funzionalità – cari al mondo manageriale – il sindaco dovrà tenere conto anche di alcune variabili politiche. E per quanto si sia dimostrato a più riprese allergico alle logiche Cencelli, la questione non è irrilevante.

Bucci ha detto di voler mettere a posto tutte le pedine entro fine agosto o al massimo la prima settimana di settembre. Domani si riprende con la prima giunta dopo la breve pausa estiva e si capirà qualcosa di più su chi è veramente a rischio “retrocessione”. Ma nel rebus tra persone, spazi vuoti e spazi pieni, gli assessori che potrebbero davvero dover rinunciare alle deleghe sono quelli alla Mobilità, Stefano Balleari, e ai Lavori Pubblici, Paolo Fanghella.

Il primo, in quota Fratelli d’Italia, resterebbe vicesindaco, ma perderebbe la delega ai trasporti in una fase molto delicata per l’attuazione del Pums, il piano urbano della mobilità. In passato sembrava che l’evoluzione naturale dell’assessorato potesse attuarsi con il suo passaggio al tecnico “padre” del Pums, Enrico Musso. Ma l’inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari a palazzo Tursi, per quanto meno clamorosa di quella che ha riguardato la Regione, ha portato Musso ad affermare di non voler più avere a che fare con la politica. Vedremo.

La stessa inchiesta, però, mette in una posizione scomoda lo stesso Balleari, colui che dalle carte degli inquirenti sembra quello ad aver approfittato maggiormente del plafond economico a disposizione dei gruppi (qualche migliaio di euro in telefonate private). Oltre alle questioni di competenza, per Bucci, sarebbe anche un modo per togliere dai riflettori una figura che potrebbe dare motivo di imbarazzo.

L’altro assessore in bilico è Paolo Fanghella e più che i risultati ottenuti o meno, in tal senso, a pesare sarebbero i rapporti tesi, incrinati, tra l’assessore leghista e il primo cittadino tanto che più volte Fanghella avrebbe valutato di lasciare autonomamente il suo ruolo.

Chi sale e chi scende. La promozione di Sergio Gambino, già consigliere delegato alla Protezione civile non è neppure quotata alla Snai. Per lui – che dopo il caso “fascia tricolore alla commemorazione neofascista” si è invece fatto notare per il lavoro post Morandi – si parla da tempo, tra corridoi e buvette, proprio dell’assessorato ai Lavori pubblici e il rapporto tra Gambino e il braccio operativo Aster, sarebbe già in fase di costruzione. Meno probabile, ma non impossibile che gli vengano affidati proprio i trasporti, magari con l’affiancamento di una figura tecnica per quanto riguarda la parte di strategia e pianificazione sul lungo periodo.

Anche Lorella Fontana, capogruppo della Lega, è data in rampa di lancio. Sia per l’assessorato al Personale sia per quello al Sociale, retti oggi da Arianna Viscogliosi e Francesca Fassio. In tal senso, l’impressione, è che si voglia restituire una pedina alla Lega rinunciando a un esponente della lista civica che sostiene il sindaco. Semplice? Non così tanto, visto che soprattutto Viscogliosi è molto vicina al nuovo movimento Cambiamo con Toti, un alleato che Bucci non può ignorare.

Nelle passate settimane altri membri della giunta avevano tremato, Simonetta Cenci, all’Urbanistica, nel momento in cui si era verificati un paio di passi falsi di troppo sul progetto Waterfront, ma anche Paola Bordilli, oggetto di strigliate memorabili da parte di Bucci durante alcune riunioni. Incognita anche su Vinacci: il sindaco potrebbe assumere ad interim le sue deleghe. Come dire, nessuno o quasi (Piciocchi, Garassino, Campora) dorme davvero sonni tranquilli. E qualche bene informato avverte: potrebbero esserci più sorprese del previsto, “Bucci sta gestendo il rimpasto con l’imperscrutabilità di un giocatore di poker“.

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