Genova. Una batosta senza appello. Uno 0-3 che avrebbe potuto essere anche peggio, se Audero non avesse compiuto alcuni interventi decisivi soprattutto nel primo tempo. Una squadra ancora da plasmare, con Gabbiadini e Caprari veri pesci fuor d’acqua sulle fasce e una difesa troppo ballerina. La Sampdoria di Di Francesco debutta con una sonora sconfitta contro una Lazio compatta e già in forma. Impari il confronto fisico, movimenti difensivi ancora da rodare, centrocampo in difficoltà sul pressing dei biancoazzurri, sarà dura per Giampaolo trovare un aspetto positivo da cui ripartire.
Primo tempo, tanto tuonò che piovve
Non grandi novità nell’11 titolare, ma nel modo di stare in campo. Murillo in difesa è l’unico arrivato quest’anno. Dietro gli esterni sono Bereszynski e Murru, mentre Ekdal è leggermente arretrato a fare da cerniera tra difesa e centrocampo. Caprari è sistemato sulla fascia sinitra, mentre Gabbiadini è largo a destra, i due sembrano più arretrati a centrocampo che a supporto di Quagliarella, l’unico ad agire centralmente. Un 4-3-3 che in gran parte della gara somigliava più a un 4-5-1.
La Lazio risponde con un centrocampo fitto in un 3-5-2 che ha l’ex Correa e Immobile i vertici offensivi.
Prima parte di gara con la Lazio più efficace nella manovra e nel rendersi pericolosa soprattutto grazie a Lazzari e Milinkovic-Savic, che spadroneggiano dalle parti di Murru. Proprio del serbo il primo tentativo dalla distanza, su cui Audero è bravissimo ad allungarsi mettendo in angolo (8′). Portiere blucerchiato protagonista anche su Immobile (16′), tenendo a galla momentaneamente i suoi. Passano tre minuti e Luis Alberto, imbeccato da Lazzari, è indisturbato nel colpire di testa, senza però inquadrare la porta.
La Lazio è squadra già rodata e si vede, mentre i blucerchiati devono evidentemente assorbire ancora alcuni meccanismi del gioco di Di Francesco. La squadra ha qualche difficoltà in fase di costruzione di gioco, mentre in avanti Quagliarella non ha con chi dialogare. Durante la fase offensiva, la squadra di Di Francesco appare sbilanciata e con qualche buco di troppo in cui i biancoazzurri affondano a meraviglia.
La Samp si fa vedere dalle parti di Strakosha al 27′, con una bella azione corale, ma al momento di concludere Quagliarella non si intende coi compagni. Sul rovesciamento di fronte i blucerchiati sono scoperti sulla destra, la Lazio però non ne approfitta grazie anche al recupero dei blucerchiati, che tornano rapidamente addirittura con Caprari.
Murru soffre l’uno contro uno con Lazzari. Il duello al 32′ è impari, con il centrocampista laziale lanciato addirittura dal portiere, che si accentra e tira, ma Audero c’è e para a terra.
Difesa impreparata anche al 33′: Correa in verticale per Immobile, che davanti ad Audero spara fuori misura. L’unico vero acuto della Samp arriva un minuto dopo: un tiro centrale di Gabbiadini che Strakosha non trattiene, ma nessuno è lesto a intervenire. Troppo poco.
Tanto tuonò che piovve, dopo un altro colpo di testa di Milinkovic-Savic su cross di Lulic al 37′, Immobile porta in vantaggio i suoi: Luis Alberto batte velocemente un calcio piazzato sorprendendo la difesa blucerchiata, l’attaccante beffa Audero con un pallonetto.
La Samp reagisce e trova un bello spunto con Vieira: stop di sinistro e destro angolato, ma Strakosha è bravissimo a salvare in angolo (42′).
Da brutta serata a notte fonda
Si riparte senza cambi, ma con la stessa “trama” del primo tempo, anzi, per la Samp il dramma si trasforma in tragedia. Escludendo un tiro di Linetty al 48′, comunque centrale e controllato senza problemi da Audero, la Lazio sembra andare al doppio della velocità rispetto ai blucerchiati.
Audero, nonostante abbia rischiato l’autorete al 48′, è l’unico a cercare di tenere a galla i suoi: è ancora bravissimo a dire di no a un sinistro di Immobile (50′) ancora libero di scorrazzare su tutto il fronte d’attacco. Il portiere blucerchiato non può fare nulla al 56′: Bereszynski fa harakiri, un erroraccio che regala alla Lazio l’occasione del raddoppio: Luis Alberto serve Correa che insacca e non esulta. Si fa notte fonda al 62′ con il terzo gol siglato da Immobile. Girandola i cambi, con Caprari e Gabbiadini sostituiti, ma gli unici tiro, uno di poco a lato, l’altro debole e poco angolato, sono di Bonazzoli all’82’ e Leris all’83’. Quagliarella si fa vedere a cinque minuti dalla fine con un colpo di testa bloccato da Strakosha. Partenza in salita dunque. L’avversario era uno dei più difficili da affrontare, ma una Sampdoria così arrendevole e poco incisiva probabilmente se l’aspettavano in pochi.
A fine gara coro di tutta la Gradinata Sud per Gianluca Vialli e nessun riferimento all’attuale presidenza. Un segnale ancora più efficace da parte della tifoseria.
Sampdoria-Lazio 0-3
Reti: 38′ Immobile; 56′ Correa; 62′ Immobile
Sampdoria: Audero, Bereszynski, Murillo, Colley, Murru, Ekdal, Gabbiadini (76′ Bonazzoli), Linetty (66′ Leris), Vieira, Caprari (66′ Jankto), Quagliarella.
A disposizione: Falcone, Augello, Chabot, Barreto,, Ramirez, Bahlouli, Thorsby, Regini, Ferraris.
Allenatore: Di Francesco
Lazio: Strakosha, Luiz Felipe, Acerbi (70′ Vavro), Radu, Lazzari (65′ Marusic), Milinkovic-Savic (77′ Cataldi), Parolo, Luis Alberto, Lulic, Immobile, Correa.
A disposizione: Guerrieri, Proto, Patric, Leiva, Berisha, Bastos, Caicedo, Anderson, Adekanye.
Allenatore: Inzaghi
Arbitro: Rocchi di Firenze
Ammoniti: Ekdal, Murru (S); Lazzari, Acerbi (L)
Spettatori: 3.198 paganti, incasso 72.594 euro.