Torriglia. Inaugurato il nuovo deposito-capolinea Atp con la dedica a Sergio Malacalza, autista scomparso 20 anni fa che era talmente benvoluto dalla gente di Torriglia, paese in cui viveva, e dai suoi colleghi.
Per la cerimonia di intitolazione, Atp ha organizzato un inedito servizio tra costa ed entroterra, svolto con il nuovo bus scoperto: il mezzo è partito in mattinata da Sestri Levante e ha raggiunto Torriglia dopo aver percorso Tigullio, Fontanabuona, parte della Val Bisagno.
«Questa è un’iniziativa molto simbolica, che conferma l’unione tra costa ed entroterra che per noi di Atp significa fare al meglio il nostro lavoro sempre e in ogni condizione, nelle città costiere e nei piccoli paesi delle vallate. Era importante segnare simbolicamente questo legame e intitolare il nuovo capolinea di Torriglia a un autista così benvoluto», dice Enzo Sivori, presidente di Atp, accompagnato dai direttori Atp Andrea Geminiani e Roberto Rolandelli.
Presenti al momento dell’inaugurazione i rappresentanti di tante istituzioni locali e tanti amici di Malacalza. Tra gli altri Giorgio Canepa di Chiavari, Mirko Giannelli vice sindaco di Sestri Levante, Sabrina Garbarino vice sindaco di Montebruno, Massimo Macchiavelli assessore di Torriglia. È toccato a Claudio Garbarino, consigliere delegato ai Trasporti in rappresentanza del sindaco metropolitano Marco Bucci, ricordare «Un amico e un lavoratore, per sottolineare che un’azienda come Atp da sempre dalla parte dei suoi cittadini non è solo una società con un azionariato, un consiglio di amministrazione, un contratto da attuare. Atp è una grande famiglia, fatta
di donne e di uomini che sanno bene cosa significa servizio pubblico. Persone come Sergio Malacalza, che se ne è andato troppo presto vent’anni fa e che ha lasciato una memoria di se stesso che dura ancora oggi. Non solo qui a Torriglia, che è anche il mio paese, ma in questo bellissimo e complesso territorio d’Appennino; in questa vallata che è uguale a tante altre vallate di questa nostra Liguria: Fontanabuona, Stura, Petronio, Graveglia, Bisagno e appunto Trebbia».
Presenti i parenti di Malacalza, è la figlia Roberta a dichiarare «Mio padre, che è scomparso nel 1999 a 61 anni, credeva in quello che faceva, sentiva la responsabilità di un ruolo che in paesi piccoli e in vallate tanto complesse va oltre il mettersi al volante di una corriera. Fare l’autista in queste zone significa soprattutto volere bene al proprio paese e alla propria terra». Presente alla cerimonia anche il nipote di Malacalza, Simone Biscussi, che ha
scoperto la targa.