Genova. Hanno rapinato dei cellulari due cittadini pakistani e, una volta raggiunti dalle vittime, li hanno picchiati. Per questo motivo la Polizia di Stato di Genova ha arrestato due 19enni pluripregiudicati di origini senegalesi, uno naturalizzato italiano, che vive a Genova, e uno residente a Brescia. I due sono stati ritenuti responsabili di rapina e lesioni aggravate e il primo è anche accusato di violenza sessuale per un’altra rapina nel corso della quale avrebbe palpeggiato la vittima, una ragazza di 27 anni.
Grazie alle attività di investigazione svolte dalla Squadra Mobile, sono stati, quindi, raccolti gravi elementi di responsabilità in relazione ad una rapina commessa nella serata del 3 agosto scorso nel centro storico, ai danni di un 27enne pakistano e di un suo connazionale 21enne. I due rapinatori avevano avvicinato le vittime in Calata Mandraccio, aggredendole e sottraendo loro i telefoni cellulari ed i portafogli. Datisi alla fuga nei vicoli della città vecchia, i rapinatori, raggiunti dalle vittime in piazza Embriaci, li avevano minacciati ed aggrediti nuovamente anche con un coltello, provocando al più giovane lievi lesioni.
Inoltre, il rapinatore italiano è ritenuto anche responsabile di una seconda rapina ai danni di una 24enne, realizzata la notte del 7 luglio scorso all’uscita di un noto locale notturno del lungomare cittadino. Nel corso della rapina l’uomo, dopo aver immobilizzato la ragazza e averle sottratto la borsa, la molestava e la palpeggiava. Per questo fatto è accusato anche di violenza sessuale.
Per ricostruire gli episodi e identificare gli autori, gli investigatori della Polizia di Stato hanno visionato le numerose immagini delle telecamere collocate nel centro storico, oltre a quelle presenti nel menzionato locale notturno ed hanno successivamente sentito numerosi testimoni che hanno riconosciuto gli autori dei reati nelle fotografie mostrate loro.
Entrambi i rapinatori sono stati rintracciati a Genova dal personale della Squadra Mobile che ha svolto le indagini e, dopo essere stati accompagnati in Questura per le contestazioni, sono stati arrestati e condotti presso il carcere genovese. Fissato per i prossimi giorni l’interrogatorio del giudice.