Genova. Odori molto forti, tanto che le lamentele, oltre che sui social network, sono arrivate direttamente al telefono dell’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora. L’impianto Amiu della Volpara torna a far parlare di sé a causa dei miasmi che rendono difficile la convivenza degli abitanti della zona con la stazione di trasferimento del rifiuto indifferenziato in val Bisagno. Durante il periodo estivo è più facile che la puzza diventi insostenibile, anche se, conferma Campora, si tratta della prima vera segnalazione: “Ho chiesto ad Amiu una verifica e di provvedere alla pulizia dei piazzali e dei camion, spesso possono essere loro la causa di questi problemi”.
Volpara può accumulare rifiuti per circa 800 tonnellate di capacità, all’interno del quale conferiscono, attraverso otto appositi varchi (portoni di accesso), gli automezzi che eseguono la raccolta nelle aree del Centro e Levante della città.
Alle spalle della stazione di trasferimento c’è anche il fangodotto di Iren, l’impianto di trattamento dei fanghi per la depurazione delle acque, che, con l’entrata in funzione del nuovo depuratore di area centrale (Dac) attualmente in costruzione a Cornigliano, verrà dismesso. A proposito di depuratore, secondo le informazioni in possesso di Campora, non si stanno verificando ritardi: alla fine del 2021 il vecchio impianto potrà andare in pensione. Le alte temperature di queste settimane hanno fatto tornare un po’ di odore, percepibile attraversando il ponte di Cornigliano, ma non paragonabile alla puzza diffusa in tutta l’area vicina al ponte alla foce del Polcevera, che aveva provocato le proteste degli abitanti.