Preoccupazione

Via Porro, registrati nuovi sforamenti soglia per polveri sottili. Cittadini in allarme: “Dati ufficiali arrivano dopo giorni”

Il monitoraggio delle centraline dell'Ecoistituto di Genova e Reggio Emilia continua a registrare picchi di concentrazione di particolato

Generica

Genova. Le centraline della rete di monitoraggio ambientale dell’Ecoistituto di Genova e Reggio Emilia continuano a registrare sforamenti nelle quantità di polveri sottili attorno al cantiere di demolizione di Ponte Morandi.

La segnalazione arriva dalla pagina facebook dello stesso ente “dal basso”, che nella sua mappa interattiva ha le misurazioni in tempo reale dell’aria per quanto riguarda le pm 2.5 e le pm 10.

Secondo queste rilevazioni, nelle ultime 24 ore ci sarebbe stati dei picchi di pm10 in via porro ben oltre la soglia di legge di 50 microgrammi: verso le 20 di ieri sera addirittura si sarebbero sfiorati i 200 microgrammi.

“E con i venti da nord di ieri, chi continua ad abitare in questa via, si è trovato sottovento alle polveri prodotte dai crolli controllati delle demolizioni – si legge nel commento al grafico – E a ogni crollo di maggiore entità si producono grandi quantità di polveri che la centralina della rete popolare posizione su un balcone di via Porro, sta registrando con frequenti superamenti del limite giornaliero (linea rossa) fissato a 50 microgrammi per metro cubo. E oggi 10 luglio, con ancora venti da nord per tutta la giornata, la danza dei picchi di PM 10 è ricominciata”.

Queste centraline registrano dati al minuto, mentre la registrazione del dato ufficiale da parte della centraline predisposte dalla struttura commissariale si rifà alla media giornaliera, come previsto dalla legge. Ma anche piccole esposizioni possono causare danni alla salute, se prolungate nel tempo, come dimostrato da un ricerca dell’università di Harvard.

Ed è questa considerazione che preoccupa i cittadini e gli attivisti per l’ambiente e la salute: i dati delle centraline commisariali, infatti, vengono diffusi spesso con diversi giorni di “latenza”, cosa che potrebbe inficiare eventuali interventi a tutela della salute sia dei cittadini che dei lavoratori impiegati in loco.

“Ieri il Comune di Genova ha approvato la deroga che permette di lavorare anche di notte alla demolizione delle case di via Porro”, scrivono sulla pagina i tecnici dell’Ecoistituto – Dovremo aspettare una settimana per sapere ufficialmente che i limiti di legge sono stati superati? E se sarà così faremo finta di niente?”.

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