Genova. Entro l’estate sarà pubblicata la gara per la realizzazione dello scolmatore del torrente Bisagno. La notizia è riportata dall’agenzia Dire secondo cui si tratterà di un appalto unico da 204,4 milioni, coperto con fondi del ministero dell’Ambiente.
Le tempistiche hanno qualche settimana di ritardo rispetto alla precedente deadline fissata dalla Regione per la fine di giugno. L’apertura del cantiere è prevista nei primi mesi del 2020 e i lavori dovrebbero durare poco meno di quattro anni.
La galleria dello scolmatore, lunga 6,6 chilometri e con una portata di 450 metri cubi di acqua al secondo, partirà dagli impianti sportivi della Sciorba, in Val Bisagno, e sfocerà a fianco dello scolmatore del Fereggiano, in corso Italia. Il cantiere sarà completamente sotterraneo e tra i criteri per l’assegnazione dell’appalto sarà dato particolare valore alla qualità dello scavo, alla riduzione dell’impatto per la città, ai tempi di realizzazione dell’opera e al recupero dei materiali da scavo.
Si prevede che gli scavi producano almeno 800 mila metri cubi di detriti che, in parte, potranno essere riutilizzati per il ripascimento delle spiagge genovesi. In questa prospettiva esiste un ulteriore progetto ideato dall’associazione dei balneari.
La progettazione esecutiva dell’opera era stata affidata ad agosto 2017 dalla Regione Liguria alla ditta Rocksoil spa dell’ex ministro Pietro Lunardi per poco meno di 3,8 milioni, compresa l’opzione per la direzione lavori.
Operativo, invece, già dallo scorso ottobre lo scolmatore del Fereggiano, l’altro corso d’acqua considerato pericoloso in caso di alluvioni. Manca però il collaudo che avverrà insieme a quello delle opere di messa in sicurezza dei rii Noce e Rovare che dovrebbero essere ultimati entro fine estate.