Dura polemica

Ponte Morandi, Autostrade contro Di Maio, video pubblicato su Facebook non rappresenta la verità dei fatti

Roma.  Arriva una durissima nota da Autostrade per l’Italia dopo che il vice premier, Luigi Di Maio, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un video che ricostruisce la vicenda di Ponte Morandi. La società, infatti, contesta molte delle affermazioni che sono contenute nel video, che attraverso immagini e parole mostra il punto di vista del vice presidente del Consiglio.

In relazione al video sul Ponte Morandi pubblicato stamane su Facebook dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio – spiega una nota – Autostrade per l’Italia ritiene doveroso rettificare una serie di informazioni e di dati che risultano errati. Chiunque può consultare le informazioni che seguono, pubblicate da tempo nell’area “Dati e fatti della nostra attività” sulla homepage di Autostrade per l’Italia.

In primo luogo la società – prosegue la nota –  ha annunciato il 18 agosto di voler destinare complessivamente alla comunità di Genova circa 500 milioni di euro, non 500mila euro come indica il video. Ad oggi, la società ha messo a disposizione del Commissario Bucci 439 milioni per finanziare integralmente la demolizione e la ricostruzione del Morandi ed inoltre ha risarcito oltre il 90% dei famigliari delle vittime – scegliendo di no attendere i tempi delle procedure assicurative – per un valore di 60 milioni di euro. A questi importi vanno aggiunti decine di milioni di euro che sono stati erogati dalla società per le prime necessità a famiglie, imprese, esercizi commerciali che hanno subito danni o disagi a causa del crollo. 

Per quanto riguarda le attività di manutenzione, come già chiarito pubblicamente numerose volte – continua il comunicato – le spese effettuate da Autostrade per l’Italia – pari a 5,2 miliardi di euro dalla privatizzazione  – sono superiori a quanto previsto dagli obblighi della Convenzione: lo attestano le relazioni annuali al Parlamento da parte della Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessioni Autostradali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le spese per manutenzione effettuate dalla società sono, inoltre, nettamente superiori a quelle effettuate dalla società stessa durante la gestione pubblica (fino al 1999), così come le risorse investite per km di rete sono nettamente superiori a quelle di ogni altra concessionaria pubblica e privata. 

Sul Ponte Morandi, in particolare, le attività e le spese di manutenzione effettuate sono state superiori rispetto alla media della spesa per manutenzione di ponti e viadotti sull’intera rete. Nel periodo 2015/2018 (fino al 14 agosto), ci sono stati sul Morandi ben 926 giorni-cantiere, pari ad una media settimanale di 5 giorni-cantiere su 7 giorni. 

Infine – conclude la nota di Autostrade – si evidenzia che la relazione del Politecnico di Milano fu commissionata dalla società Spea e non da Autostrade per l’Italia. Tale relazione – che si limitava a consigliare degli approfondimenti, peraltro poi pianificati e condotti – fu inserita nella documentazione del progetto di retrofitting trasmesso da Autostrade per l’Italia al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ottobre 2017 (e approvato dal Ministero non nei 90 giorni previsti dalla Convenzione, ma solo nel giugno 2018). Nel suo parere, il Politecnico non ravvisava elementi di urgenza, né forniva alcuna indicazione di chiusura del Ponte.

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