Il caso

Parcheggio impossibile, a Castelletto il gruppo “I Tartassati” lotta contro le multe a raffica in via Kassala

Sono un centinaio e non sanno più dove piazzare scooter e moto: chiedono stalli regolari e sono pronti a forme di protesta anche forti

Genova. Sono un centinaio di persone, vivono tra corso Dogali, via Montegalletto, salita Montebello, salita Balaclava e via Kassala e chiedono solo una cosa: poter parcheggiare i loro scooter e le loro moto in via Kassala, appunto, senza doversi trovare a pagare una o due multe al giorno. Perché è vero, il divieto di sosta e fermata c’è ma – in teoria, codice della strada alla mano – potrebbe benissimo non esserci, e quella è l’unica via della zona dove le due ruote possono trovare uno spazio senza dare alcun fastidio.

Si chiamano “I tartassati” – questo il nome del comitato nato, per ora, con un gruppo whatsapp – e hanno già raccolto diverse firme per chiedere al municipio Centro Est e anche al Comune di Genova di valutare la loro situazione e trovare una soluzione quanto meno di compromesso. Dal maggio scorso, probabilmente su segnalazione o esposto di qualche abitante della strada, la polizia locale ha iniziato a multare ad altissima frequenza i mezzi parcheggiati, inizialmente solo di giorno poi anche di notte e nei festivi.

Ci sono famiglie che hanno “collezionato” oltre 200 euro di multa in meno di 24 ore e ben presto la tensione è salita alle stelle: tra cittadini e agenti della locale, tra residenti e “parcheggianti”, tra motocilisti e automobilisti. Una condizione che potrebbe essere risolta applicando, semplicemente, il codice della strada. Via Kassala è classificata come strada locale e quindi, anche permettendo il parcheggio di moto e scooter con stalli disegnati, si potrebbe avere spazio sufficiente per il passaggio degli altri mezzi (anche se quelli di soccorso potrebbero avere qualche difficoltà).

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I cittadini si sono rivolti al municipio Centro Est e il loro caso è stato preso in carico dal consigliere Pd Alberto Cattaneo il quale ha presentato un’interrogazione. La richiesta? “Quali azioni intende intraprendere l’amministrazione municipale per fornire posti moto idonei, nel rispetto del codice della strada, secondo quanto richiesto da una esigenza reale della comunità ivi residente”. Perché il punto è questo: i “Tartassati” non vogliono che sia loro concessa un’anarchica sosta ma chiedono che sia regolarizzata, come avvenuto in altre zone della città, una pratica divenuta consuetudine.

Il 31 luglio è previsto un sopralluogo da parte del municipio, con l’area tecnica, ma se nulla cambierà il gruppo di cittadini non esclude forme di protesta anche forti come carovane a passo d’uomo o blocchi del traffico.

Intanto durante il consiglio comunale di oggi, martedì 23 luglio, il tema è stato affrontato grazie a un art 54, un’interrogazione a risposta rapida, presentata dal consigliere di Chiamami Genova Paolo Putti. Il vicesindaco e assessore alla Mobilità Stefano Balleari ha garantito che la pubblica amministrazione si sta occupando della questione e provando a trovare una soluzione che “potrebbe significare tornare all’antico”.

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