Genova. Per adesso manca ancora una sede ufficiale, il sindaco di Genova ha parlato di un edificio: “Dentro il centro storico, proprio all’inizio”, un’indicazione che farebbe pensare a quelli che erano i due principali candidati, Porta Siberia, dove era collocato fino all’anno scorso il museo Luzzati, e Palazzo Ducale, ma anche all’area di Sant’Agostino, proprio sopra al primo insediamento storico di Genova.
Quello che è certo è che l’idea di questo museo, che possa raccontare la nascita di Genova attraverso oggetti, testimonianze, reperti archeologici e oggetti storici, sta proseguendo. A contribuire al progetto, potrebbe arrivare l’aiuto di una Fondazione bancaria che per il territorio genovese sta già facendo molto.
Il progetto, comunque, si conferma come punto importante per dare un segnale culturale ai turisti che vedono sempre più la nostra città come una delle mete d’arte italiane. Il museo di città, analogamente a quello di altre capitali culturali europee, servirà a ricordare la storia della repubblica marinara e a dissipare, una volta per tutte, attraverso testimonianze scientifiche, tutti le controversie legate a Genova.
“È un progetto molto importante – ricorda Bucci – che sta andando avanti perché c’è il bando, e sono molti fiducioso di riuscire a chiudere nel giro di un anno, 18 mesi al massimo. È questo sarà un grosso passo avanti perché non abbiamo mai avuto un museo di questo tipo”.
Intanto il primo cittadino ha ribadito anche il ruolo centrale di un altro edificio del nostro centro storico, la Commenda di Prè che, come era stato annunciato nei mesi scorsi, sarà la sede del Mem, il Museo delle Migrazioni. “Spesso i turisti ci chiedevano una porta di accesso ai vicoli. La Commenda sarà il punto di ingresso per chi arriva con le crociere – ha spiegato – che da qui potrà addentrarsi nel nostro centro storico”.