Deciso

Macerie ponte Morandi, sì della struttura commissariale al riutilizzo: le modalità saranno definite nei prossimi giorni

Saranno usate probabilmente per il parco sotto il ponte in Valpolcevera. Incertezza sulla possibilità di utilizzo per il ribaltamento a mare

Esplosione Morandi, le macerie dopo il crollo

Genova. Si va verso il riutilizzo dei detriti provenienti dalle demolizione di ponte Morandi. Lo fa sapere la struttura commissariale in una nota. “Gli enti preposti, riuniti questa mattina presso la sede della Struttura Commissariale per la ricostruzione del viadotto Polcevera, hanno accolto positivamente la nota di Ispra, arrivata venerdì scorso, in merito al riutilizzo dei detriti di Ponte Morandi”.

“In particolare – prosegue la nota – si è evidenziato come siano di particolare interesse i contenuti dell’ultimo paragrafo del parere, nel quale Ispra per il recupero/reimpiego dei rifiuti, ritiene siano applicabili il D.l.vo 152/06 alla parte IV e/o il DM 5/2/98 per il recupero dei rifiuti non pericolosi, facendo riferimento alle linee guida UE”.

“Nei prossimi giorni – conclude la nota – sarà attivato il percorso amministrativo attraverso il quale saranno definite le modalità di reimpiego del materiale”.

Di sicuro una parte di ciò che rimane di ponte Morandi sarà utilizzato per realizzare il fondo del nuovo parco urbano che sorgerà in Valpolcevera. Una minima parte delle macerie, quelle con più alto contenuto di fibre di amianto naturale, dovrà essere smaltita in discarica. Infine, i detriti più puri, che secondo Bucci sono la maggior parte (“stimiamo il 60-70%”, aveva detto un paio di settimane fa), dopo tutte le opportune certificazioni, potrebbero essere utilizzati per realizzare il cosiddetto “ribaltamento a mare” di Fincantieri, nonostante i primi pareri contrari di Arpal e Ispra e la necessità di ottenere una deroga alla normativa nazionale.

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