Genova. Una trentina di condizionatori mobili “prestati” per la stagione estiva agli abitanti di Lungomare Canepa più in sofferenza, impossibilitati ad aprire le finestre per smog e rumore.
Questa la soluzione “tampone” trovata dalle istituzioni per i cittadini che da mesi oramai vivono sulla loro pelle una delle più gravi conseguenze del crollo di Ponte Morandi, cioè il flusso viario autostradale riversatosi in città.
A comunicarlo è stato lo stesso Comitato Lungomare Canepa, che da mesi si sta battendo per ottenere misure atte ad abbattere e contenere rumore e smog della “Gronda A Mare”, come è stata ribattezzata dallo stesso sindaco Marco Bucci. I 30 apparecchi mobili saranno divisi con alcuni cittadini che abitano nei pressi del cantiere di Ponte Morandi, anche loro impossibilitati a tenere finestre aperte per rumore e polveri
I cittadini ringraziano, ma l’iniziativa, sicuramente utile per alleviare il disagio oramai giunto a livelli insopportabili in una delle più calde estati degli ultimi decenni, potrebbe suonare come una sorta di “ammissione di colpa” da parte della “cosa pubblica”: con ogni evidenza esiste un problema di salute pubblica in Lungomare Canepa, e la mancanza di soluzioni, e talvolta le promesse a cui non sono seguiti fatti, potrebbero complicare ulteriormente la situazione, arrivata in questi giorni di calura ad un livello altissimo di insopportabilità.
L’iniziativa di Arpal segue il sopralluogo effettuato nei giorni scorsi proprio in alcune abitazioni della zona. Nel frattempo arrivano nuove notizie sui lavori: secondo Franco Floris, presidente di Sviluppo Genova, come riportato in una intervista, i cantieri dovrebbero concludersi il 30 luglio 2019. Una data simbolica, perchè coincide con la prima data ipotizzata di chiusura, due anni dopo però: i lavori infatti, secondo le stime di inizio cantiere, dovevano concludersi il 30 luglio del 2017. Come passa il tempo…