Genova. “L’iter del progetto della Gronda ai fini convenzionali si è definitivamente concluso con l’approvazione del progetto definitivo da parte del Mit, intervenuta in data 7 settembre 2017 e con l’approvazione nell’aprile del 2018 del relativo piano di convalida che ha definito gli aspetti finanziari dell’intervento, trasferendo sul concessionario le responsabilità economiche dell’intervento stesso. Non è di conseguenza necessario, ai fini dell’avvio dei lavori, il preventivo inserimento della Gronda nell’aggiornamento del Piano economico finanziario e la sua approvazione”.
Con una nota, Autostrade per l’Italia, ribatte alle dichiarazioni del ministro Toninelli, che aveva fatto capire di non proseguire con l’avanzamento dell’opera fino a quando non sarà chiarita la questione concessione ad Aspi.
Ad oggi, scrive Autostrade “la società resta in attesa del via libera da parte del Mit del progetto esecutivo inviato tra agosto e dicembre 2018 per avviare i lavori di realizzazione. Per limitare gli effetti del ritardo dell’approvazione dei progetti esecutivi dei singoli lotti, la società ha già realizzato il 92% degli espropri sul territorio e ha bandito gare di pre-qualifica per un importo complessivo di 490 milioni”.
Intanto i sindacati dei lavoratori dell’edilizia si sono schierati contro le dichiarazioni del ministro con una nota congiunta: “Feneal UiL , Filca Cisl e Fillea Cgil di Genova e Liguria, organizzazioni sindacali del settore delle costruzioni, alla luce delle odierne dichiarazioni del ministro Toninelli relative al blocco della realizzazione della Gronda di Genova, esprimono la loro forte preoccupazione verso tale scellerata affermazione nei confronti della comunità Genovese e Ligure”.