Occupazione

Fincantieri, la risposta della Cgil: “Serve lavoro non povero. Regione sviluppi formazione mirata, noi siamo pronti”

Il sindacato risponde alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall'amministratore delegato Bono: "solita semplificazione"

fincantieri
Foto d'archivio

Genova. Non si è fatta attendere la risposta delle maestranze sindacali alla parole dell’amministratore delegato di Fincantieri, che in un’intervista ha dichiarato che l’azienda sta cercando diverse migliaia di lavoratori, che però non trova.

“Ieri l’amministratore delegato di Fincantieri, invitato a parlare alla conferenza di organizzazione della Cisl, ha dato due notizie – si legge in una nota stampa – la prima che nella cantieristica all’orizzonte ci sono ben 6 mila posti di lavoro nei prossimi 10 anni, e la seconda che c’è un problema sulla formazione”.

Una dichiarazione, quella di Bono, che secondo Federico Vesigna Segretario Generale Cgil Liguria è figlia di una semplificazione: “La partita, strategica per un territorio che ospita tre cantieri e una sede, va giocata sui tavoli giusti. Crediamo fondamentale ragionare di rapporto tra formazione e lavoro, più che di giovani svogliati”.

Tavoli che secondo il sindacato sono mancati in questi anni, mancando una programmazione efficace nell’ambito della formazione specializzata, più volte richiesta dai lavoratori stessi: “se l’Amministratore delegato di Fincantieri ha ragione allora vuol dire che la Regione non ha saputo costruire quella rete di relazioni che serve a formare per tempo, e non in logica emergenziale, nuovi lavoratori”

Da qui l’appello, esteso ad azienda ed istituzioni: “E’ il momento di riparlare di ITS, di poli tecnico professionali, di una reale sinergia tra istruzione tecnica e professionale e formazione professionale. Di mettere in campo, in una parola, una vera politica regionale sull’istruzione e la formazione e il loro rapporto con il mondo del lavoro. La nostra organizzazione, ai livelli confederali e di categoria regionali, è pronta al confronto. E’ ora di recuperare il tempo perso”.

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