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Dalla ciclofficina al social housing, così 42 immobili sequestrati in centro storico alla criminalità organizzata avranno nuova vita

Martedì in Prefettura la conferenza dei servizi che prevede il passaggio formale dei beni al Comune di Genova

Genova. Da via San Luca a via San Bernardo, da Canneto a via Pré: sono 42 su 81 gli immobili confiscati alla criminalità organizzata che il Comune di Genova è riuscito ad affidare tramite bando ad associazioni per finalità di promozione culturale o sociale. Martedì alla presenza del ministro dell’interno e vicepremier Matteo Salvini si svolgerà in Prefettura la conferenza dei servizi in cui gli immobili già assegnati verranno formalmente consegnati dall’agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia al Comune di Genova.

A gestire tutta l’operazione l’assessore al patrimonio di Tursi Pietro Piciocchi: “Quello che abbiamo fatto a Genova è un’operazione pilota che potrebbe essere utilizzata da altri altri. In pratica, quando l’agenzia circa un anno fa mi ha chiesto di riprendermi gli immobili io ho preso tempo chiedendo di poter nel frattempo espletare dei bandi per evitare di caricare l’amministrazione di beni che potessero rappresentare solo oneri di manutenzione. Volevo verificare che ci fosse un reale interesse per questi beni e così è stato”.

E’ andata bene. Il bando pubblicato sul sito del Comune di Genova ha avuto successo e molti dei bassi fatiscenti avranno finalmente nuova via. Ad aggiudicarseli sono state soprattutto cooperative sociali ed associazioni. ci sarà un po’ di tutto, dal social housing ai progetti di albergo diffuso gestiti da associazione che inseriscono persone svantaggiate, da una web radio che trasmette eventi musicali e culturali in città alla ciclofficina.

Il bando, suddiviso in quattro lotti, è scaduto l’8 maggio e riguardava immobili (molti sono i cosiddetti “bassi”) soprattutto in centro storico.

“Sono molto soddisfatto – commenta l’assessore comunale al patrimonio Pietro Piciocchi – perché abbiamo dato un bell’esempio di una gestione concreta. Abbiamo saputo andare sul mercato stimolando progetti progetti vari e articolati”. Non appena martedì gli immobili verranno formalmente consegnati a Tursi avverrà il passaggio alle associazioni aggiudicatarie che dovranno risistemare gli appartamenti e realizzare i progetti.

E gli altri? “Faremo a breve delle valutazioni – spiega ancora l’assessore – perché abbiamo 500 mila euro a disposizione proprio per la manutenzione degli immobili, e probabilmente visto che si tratta di locali che nessuno ha voluto perché sono in condizioni oggettivamente pessimi, stiamo valutando di risistemarli e poi di aprire nuovi bandi”.

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