Genova. Sarà interrogato domani mattina nel carcere di Marassi dove è rinchiuso dall’11 luglio Gregorio Fogliani, l’ex re dei buoni pasto arrestato insieme ad altre cinque persone per il crac della Qui!Group. E’ stato lo stesso manager, accusato di bancarotta fraudolenta, truffa aggravata, riciclaggio ed autoriciclaggio, a chiedere di essere sentito dai magistrati.
A condurre l’interrogatorio saranno il procuratore aggiunto Francesco Pinto e il sostituto procuratore Patrizia Petruzziello insieme agli uomini della guardia di finanza. Fogliani, difeso dall’avvocato Giuseppe Iannaccone, dovrà spiegare fra l’altro il dirottamento di somme a favore di altre società riconducibili alla sua famiglia per quasi 42 milioni di euro, l’acquisto di un immobile di pregio a Forte dei Marmi per 4,8 milioni, l’omessa contabilizzazione di somme da pagare per circa 179,5 milioni di euro, l’esposizione in bilancio di utili fittizi che venivano poi distribuiti ai soci per 3,24 milioni di euro, una truffa al Miur per un milione di euro e una ad una società di investimenti americana per 6 milioni, entrambe secondo l’accusa perpetrate falsificando i bilanci della Qui!Group.
Con Fogliani erano in finiti in manette anche Luigi Ferretto (amministratore delegato dell’azienda fallita e Rodolfo Chiriaco, consigliere delegato nella stessa azienda. Ai domiciliari si trovano invece la moglie di Fogliani Luciana Calabria e le due figlie Chiara e Serena