Genova. I sindacati dei lavoratori di Amt sono sul piede di guerra dopo i recenti episodi che hanno visto malori sulle vetture a causa del caldo, dovuto al malfunzionamento degli impianti di condizionamento.
“Chi ha la responsabilità di risolvere i problemi non è stato in grado di far arrivare nei tempi previsti i 200 mezzi che dal 2013 erano stati conquistati dai lavoratori di AMT – scrive la rappresentanza sindacale aziendale Filt Cgil e Uiltrasporti di Amt – Chi ha la responsabilità di risolvere i problemi, non è riuscito a programmare un efficace intervento sugli impianti di climatizzazione degli autobus”.
Ma non solo: manca anche l’acqua nei distributori delle rimesse: “Le conseguenze delle scelte sbagliate fatte dall’azienda, si stanno ripercuotendo tra i lavoratori, che ogni giorno, lavorano in condizioni climatiche devastanti per la loro salute fisica, dovendo guidare mezzi obsoleti con temperature che vanno oltre i 40 gradi C°, mettendo a grave rischio la loro salute e quella dei passeggeri; non si può dare la colpa aia cambiamenti climatici se gli autobus sono dei forni”.
Per questo motivo “Gli autisti con i mezzi che non hanno le condizioni climatiche idonee per far proseguire il servizio, devono contattare il centro operativo e chiedere la sostituzione del mezzo con un altro idoneo e se questo non fosse disponibile, il centro operativo deve farlo
arrivare al primo capolinea e successivamente farlo rientrare in rimessa”.